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Apple, Microsoft, Google, Facebook e Twitter chiedono maggiore trasparenza su PRISM

Alcune delle più influenti aziende della Silicon Valley richiedono nuove informazioni relative alla gestione dei dati personali degli utenti.
A cura di Daniele Cretella
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Non accenna a sgonfiarsi il caso Datagate. A distanza di poco più di un mese dalla pubblicazione della documentazione relativa a PRISM, l' ormai famigerato programma segreto dell' NSA che ha visto protagoniste, oltre che il Governo statunitense, alcune delle principali aziende della Silicon Valley, restano ancora numerosi i punti oscuri della vicenda. Non è un caso, infatti, che nel corso della giornata di ieri, Microsoft abbia richiesto maggiori garanzie in merito alla gestione dei dati sensibili dei propri utenti attinti da servizi come Skype, Outlook e SkyDrive. Ma a quanto pare, l' azienda di Redmond non sembra essere l' unica a volerci vedere più chiaro.

Stando a quanto pubblicato all' interno di un recente articolo di AllThingsD, la sezione dedicata alla tecnologia del Wall Street Journal, ben 63 aziende tra le quali anche Apple, Google, Facebook, Twitter, avrebbero firmato una lettera indirizzata al Presidente degli Stati Uniti Barak Obama ed alcuni leader del Congresso nella quale sarebbe richiesta, questa volta ufficialmente, una maggiore trasparenza nella gestione dei dati gestiti da PRISM. In particolare, le aziende avrebbero richiesto:

  • il numero di richieste governative relative alle informazioni dei loro utenti;
  • il numero di individui, account o dispositivi coinvolti nelle richieste;
  • il numero di richieste ottenute relative alla comunicazione di contenuti, informazioni sugli utenti o altre informazioni.

La lettera verrà consegnata ai rispettivi destinatari entro le prossime ore e sarà dunque necessario attendere la divulgazione delle eventuali risposte prima di poter commentare nuovamente la vicenda.

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