Apple Music raggiunge il traguardo dei 20 milioni di abbonati
Apple Music, il servizio di musica in streaming della casa di Cupertino lanciato nel giugno del 2015, ha raggiunto il traguardo dei 20 milioni di utenti abbonati. L'annuncio è stato dato da Eddie Cue, vicepresidente per i software e i prodotti internet della Mela, in un'intervista a Billboard. A gennaio 2016 Apple Music aveva raggiunto gli 10 milioni di utenti paganti, che sono poi diventati 13 milioni ad aprile e poi 17 milioni a settembre. Il servizio di musica in streaming ha conosciuto in questi 18 mesi un ritmo di crescita non certamente preventivato, visto anche il settore affollato da players che vantano numeri anche superiori. Ma se lo scopo di Cupertino era quello di posizionare Apple Music come diretto competitor dei protagonisti del settore, allora si può dire che il risultato è stato raggiunto. "Vogliamo di più e vogliamo andare più velocemente, siamo affamati!" ha detto Eddie Cue, citando Steve Jobs.
"Non possiamo dimenticare che, come industria, abbiamo ancora pochissimi abbonati", ammette Eddie Cue nell'intervista a Billboard. "Ci sono miliardi di persone che ascoltano musica e noi non abbiamo raggiunto nemmeno il traguardo dei cento milioni di abbonati. Ci sono molte opportunità di crescita", ha proseguito.
Va comunque considerato il fatto che, a fronte di una crescita così veloce, solo il 60% a Apple Music non ha fatto acquisti su iTunes negli ultimi 12 mesi, a dimostrazione che si tratta "in gran parte di nuovi clienti Apple", ha spiegato Cue. E guardando alla situazione dei competitor dal punto di vista degli utenti abbonati, si nota che Spotify, primo vero rivale di Apple Music, a settembre ha dichiarato 40 milioni di abbonati, ed è, questo, un mercato che si fa sempre più pieno di aziende, da Rhapsody a Google Play Music, da YouTube Red ad Amazon Music Unlimited e a Pandora. Quest'ultima proprio ieri ha ribadito il lancio del suo servizio in abbonamento, Pandora Premium, che arriverà nei primi mesi del 2017.
Apple Music è disponibile in 100 paesi e il 50% degli abbonati proviene dal di fuori degli Stati Uniti.