Apple ritratta: da oggi si possono disinfettare gli iPhone
Uno dei metodi più efficaci per prevenire i contagi da coronavirus è pulire, disinfettandole, le superfici utilizzate e toccate più di frequente, per evitare che si facciano veicolo per i microorganismi. Gli schermi degli smartphone fanno sicuramente parte di questa categoria, anche se finora pulirli con le soluzini alcoliche normalmente adoperate per le altre superfici è stato genericamente sconsigliato. Da oggi però Apple ha fatto una parziale marcia indietro al riguardo, e include tra i consigli ufficiali per la pulizia dei suoi iPhone anche l'utilizzo di panni leggermente imbevuti di una specifica categoria di disinfettanti.
In precedenza la casa di Cupertino aveva sconsigliato di pulire i suoi dispositivi con questo genere di prodotti: il rischio paventato era quello che i composti chimici potessero intaccare lo strato di rivestimento che protegge gli schermi, motivo per cui le uniche soluzioni raccomandate erano quelle appositamente pensate per la pulizia di display e superfici delicate. Da questi giorni però — ha riportato il Wall Street Journal — la società ha modificato la pagina web dedicata alla pulizia dei suoi prodotti aggiungendo un paragrafo che tratta esplicitamente della pulizia degli iPhone con disinfettanti, probabilmente proprio per rispondere alle esigenze dei clienti più preoccupati dall'epidemia di coronavirus in atto.
Nella descrizione si legge che "utilizzando salviette imbevute di alcool isopropilico al 70 percento o una salvietta disinfettante Clorox, è possibile strofinare delicatamente le superfici non porose dei prodotti, come display, tastiere e altre superfici esterne". Non si tratta dunque di prodotti comuni: l'agente chimico che si trova alla base di entrambi — l'alcool isopropilico — è una tipologia di alcool non difficile da reperire, ma comunque diversa da quella che normalmente si conserva nell'armadietto dei medicinali; le salviette si trovano online o nei negozi.