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Apple vs FBI, i dipendenti preferirebbero licenziarsi piuttosto che sbloccare l’iPhone

La battaglia tra Apple e l’FBI si fa sempre più pesante in attesa della seduta che, il prossimo 22 marzo, le vedrà scontrarsi in tribunale. Secondo un rapporto del New York Times, persino i dipendenti di Apple sarebbero estremamente reticenti all’idea di sbloccare l’iPhone, al punto da preferire il licenziamento.
A cura di Marco Paretti
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L'aria attorno alla battaglia tra Apple e l'FBI si fa sempre più pesante in attesa della seduta che, il prossimo 22 marzo, le vedrà scontrarsi in tribunale sulla questione dell'iPhone appartenuto ad uno dei due killer di San bernardino, dispositivo che le autorità vorrebbero sbloccare proprio con l'aiuto dell'azienda di Cupertino che, però, si rifiuta di farlo a causa del potenziale precedente generato da questa azione nel settore tecnologico. Persino i dipendenti di Apple sarebbero estremamente reticenti all'idea di sbloccare l'iPhone, al punto da preferire il licenziamento.

Secondo un rapporto del New York Times, infatti, gli ingegneri che dovrebbero occuparsi della creazione di quello che è stato definito il GovtOS – il sistema operativo modificato che consentirebbe alle autorità di accedere al dispositivo – preferirebbero licenziarsi o rifiutarsi di lavorare piuttosto che accettare le imposizioni delle autorità. Secondo Apple la progettazione del software richiederebbe tra le due e le quattro settimane di lavoro da parte di 6/10 ingegneri motivati. Se messa in discussione dai dipendenti, però, la creazione del GovtOS potrebbe protrarsi molto più a lungo, elemento che darebbe all'FBI la possibilità di sequestrare il codice sorgente e le chiavi d'accesso, sollevando problematiche ancora più preoccupanti legate alla privacy.

I dipendenti sarebbero supportati dalle diverse argomentazioni che Apple ha utilizzato nel corso delle ultime settimane, prima su tutte la completa violazione dei valori dell'azienda che la progettazione di una versione poco sicura di iOS porterebbe con sé. Uno scenario del genere, però, è ancora distante anche nel caso in cui Apple dovesse davvero perdere la battaglia contro le autorità. Per il momento lo scontro legale si sta svolgendo in tribunale, ma probabilmente arriverà anche in appello e, forse, davanti alla Corte Suprema. Se anche in quest'ultimo caso dovesse perdere, secondo le indiscrezioni le ripercussioni sulla forza lavoro della mela potrebbero essere molto pesanti.

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Giornalista dal 2002 specializzato in nuove tecnologie, intrattenimento digitale e social media, con esperienze nella cronaca, nella produzione cinematografica e nella conduzione radiofonica. Caposervizio Innovazione di Fanpage.it.
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