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Apple vs Samsung: la Corte Suprema Usa fa uno sconto al colosso coreano

Nella lunga battaglia legale sui brevetti, tra Apple e Samsung, si aggiunge un nuovo capitolo che potrebbe ridimensionare la pena pecuniaria inflitta al colosso coreano, colpevole di aver copiato alcuni brevetti del colosso americano, utilizzandoli su propri dispositivi. E’ la prima volta, in 120 anni, che la Corte Suprema Usa si occupa di vicende come queste.
A cura di Francesco Russo
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Nella lunga battaglia legale sui brevetti, tra Apple e Samsung, si aggiunge un nuovo capitolo che potrebbe ridimensionare la pena pecuniaria inflitta al colosso coreano, colpevole di aver copiato alcuni brevetti dell'azienda americana, utilizzandoli su propri dispositivi. In pratica, la società coreana sin dalla prima sentenza ha sempre ritenuto "sproporzionata" la pena inflitta, ossia il pagamento alla Apple di 1 miliardo di dollari. Una nuova sentenza della Corte Suprema degli Stati Uniti di fatto riconosce quanto richiesto dalla Samsung, aprendo, di fatto, la possibilità di poter ricalcolare la cifra che, a questo punto, potrebbe essere ridimensionata a 399 milioni di dollari.

La lunga battaglia, durata cinque anni, era incentrata sulla violazione di brevetti che caratterizzavano i prodotti del colosso di Cupertino, risultati poi copiati, alcuni, da Samsung. La posizione dell'azienda coreana era stata sempre quella per cui la violazione riguardasse solo uno delle contestazioni sui brevetti. La sentenza della Corte Suprema, che ha ottenuto l'unanimità dei giudici, in effetti assolve Samsung da tutte le contestazioni, restandone in piedi solo una, quella relativa, appunto, all'aspetto degli smartphone. Una situazione minore, dunque, che la Corte accoglie, anche se non quantifica la nuova pena che Samsung dovrebbe riconoscere alla Apple. Questo sarà compito della Corte d'Appello che dovrà ora accogliere la nuova sentenza e, sulla base di questa, ricalcolare la somma che il colosso asiatico dovrà riconoscere alla Apple. Quasi certamente si tratterà di una cifra di molto inferiore al miliardo di dollari inflitti inizialmente.

Samsung, ad oggi ha già versato alla Apple 548 milioni di dollari come risarcimento, in seguito ad un accordo tra le parti, anche sulla base della successiva sentenza della Corte di Washington che l'aveva ridotta a 930 milioni di dollari. Restava quindi aperta la disputa sui brevetti che riguarda il design dei dispositivi. A questo punto, Samsung potrebbe riavere indietro 399 milioni e vedersi riconoscere il principio sostenuto da sempre, e cioè che la multa vada considerata non su tutto il profitto.

La vicenda risulta essere un po' tortuosa, visto il susseguirsi di sentenze che hanno più o meno rivisto l'ammontare da restituire alla Apple a titolo di risarcimento. Certo è che per la prima volta, in 120 anni, la Corte Suprema Usa si occupa di vicende del genere e per la Samsung era davvero l'ultima carta che restava da giocare.

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