video suggerito
video suggerito

Arriva la macchina che legge i sogni

Grazie ad un team di ricercatori di Kyoto durante il sonno sarà possibile decifrare tutti i sogni realizzati. Una vera e propria macchina dei sogni.
A cura di Bruno Mucciarelli
26 CONDIVISIONI
Una-nuova-via-per-curare-i-disturbi-del-sonno_o_gdo

I sogni son desideri. Una frase che ha fatto la storia ormai ma che in sintesi fa capire l'importanza che hanno i viaggi ultraterreni che facciamo ogni notte durante il sonno. Spesso non sono facilmente ricordabili o magari abbiamo la possibilità di ricordare solamente una parte breve di essi. In generale però non possiamo negare che i sogni non siano quanto di più intimo si possa possedere e che risulta difficile riuscire a delineare scientificamente. Fino ad oggi.

Un team di ricercatori dell'ATR Computational Neuroscience Laboratories di Kyoto, in Giappone ha messo a punto una macchina predisposta per l'acquisizione dei dati tramite risonanza magnetica. Tutto questo quindi permette alla stessa di "prelevare" i sogni durante il sonno e di decifrarli in modo da visualizzare cosa è stato sognato dall'essere umano. Il funzionamento risulta possibile grazie alla creazione di un codice al quale vengono fatte corrispondere le varie attività cerebrali registrate durante il sonno con la tecnica dell'imaging. Al risveglio, infatti, vengono poste delle domande che dunque verranno associate alle precedenti attività cerebrali.

cervello_5080

I volontari che si sono sottoposti all'esame dei ricercatori, sono stati svegliati ripetutamente, durante le prime fasi del sonno (nel cosidetto stadio pre-REM), ed è stato chiesto agli stessi di raccontare le loro esperienze per quanto concerne i sogni appena avvenuti. In questo modo è stato possibile costruire un catologo di corrispondenze tra immagini visualizzate nel sonno e attività cerebrali. Tramite i dati dunque della risonanza i ricercatori hanno avuto la possibilità di "leggere" il contenuto dei sogni dei propri volontari addirittura con un'accuratezza pari al 60%, che secondo gli esperti non può essere fortuna del caso.

Le corrispondenze e tutto il materiale acquisito è stato quindi inserito all'interno di un software che permette la trasformazione delle suddette attività cerebrali in vere e proprie immagini, permettendo quindi la reale trasfigurazione dei sogni. Gli esperti chiaramente tendono a frenare in parte gli entusiasmi, visto che i sogni nella fase pre-REM non risultano essere specificatamente sogni a tutti gli effetti, come li conosciamo, che invece vengono realizzati nella vera fase REM. Di certo però quello realizzato dai ricercatori è un grandissimo passo avanti nella ricerca in questo difficile campo.

26 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views