Gli attacchi hacker aumentano e le richieste di cyber-assicurazioni salgono alle stelle. I recenti attacchi contro Sony Pictures hanno accelerato ancora di più la crescita di un mercato che vale già due miliardi di dollari, ma che nel 2015 si espanderà ulteriormente in altri settori. Le grandi falle nella sicurezza di colossi come Target, Home Depot e la stessa Sony hanno esposto i dati di centinaia di milioni di consumatori e hanno fatto perdere alle aziende milioni di dollari. Elementi che hanno innalzato come mai prima d'ora le preoccupazioni riguardanti i futuri attacchi: chiunque potrebbe essere il prossimo obiettivo degli hacker.
Cosa assicurare, quindi? Tutto. L'attacco a Sony Pictures ha svegliato un po' tutta l'industria, che ora si sta mettendo al riparo contattando le aziende che si occupano di cyber-assicurazioni. E la ragione è ovvia: le intrusioni di questo tipo si pagano care. Quando un'azienda viene colpita, deve fare i conti con le leggi di 47 stati differenti, contattare i clienti, pagare per quelli colpiti, assumere investigatori e riparare i sistemi. A questo, spesso, si aggiunge una causa. Secondo gli esperti, in media le perdite dovute ad un'intrusione ammontano a circa 9,4 milioni di dollari su un periodo di 24 mesi. Alcune grandi aziende, però, hanno subito perdite di oltre 100 milioni di dollari.
Nel caso dell'attacco a Sony Pictures, poi, sono da considerare le perdite indirette. La diffusione di cinque film di prossima uscita ha sicuramente avuto un impatto sul box office, così come The Interview, nonostante il successo online, non ha portato a Sony i guadagni sperati. Proprio per questo l'industria delle cyber-assicurazioni si è evoluta e, se una volta si occupava di rimborsare le somme rubate dalle carte di credito, ora permette di gestire al meglio le leggi degli stati e assumere i migliori investigatori. Un elemento interessante soprattutto per le aziende impreparate nei confronti di attacchi informatici. Secondo i responsabili, attualmente le cyber-assicurazioni si concentrano nei settori della vendita, salute, tech e telecomunicazioni, dove circa l'80% delle aziende possiedono un'assicurazione.