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Attentato a Parigi, l’app antiterrorismo non ha funzionato (per la seconda volta)

Durante la sparatoria sugli Champs-Elysées, l’applicazione antiterrorismo lanciata dal governo francese in occasione degli Europei di calcio non ha funzionato, ritardando di diverse ore l’invio del messaggio di pericolo a tutti i cittadini.
A cura di Marco Paretti
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Era già successo in occasione dell'attentato di Nizza ed è successo di nuovo ieri, quando un uomo ha aperto il fuoco a Parigi sui celebri Champs-Elysées uccidendo un poliziotto e ferendone altri due, prima di venire a sua volta colpito a morte dagli agenti. L'applicazione antiterrorismo lanciata dal governo francese in occasione degli Europei di calcio non ha funzionato, ritardando di diverse ore l'invio del messaggio di pericolo a tutti i cittadini. Secondo le segnalazioni degli utenti su Twitter, l'allarme sarebbe stato lanciato solo diverse ore dopo la sparatoria.

Il sistema utilizzato dal governo in questi casi si chiama SAIP (système d’alerte et de protection des populations) ed è un'applicazione lanciata dalle autorità francesi lo scorso 8 giugno, il cui scopo dovrebbe essere quello di inviare notifiche immediate e precise riguardo ad eventuali attacchi terroristici o in caso di gravi problematiche nazionali. L'app, che dovrebbe inviare un messaggio allo smartphone degli utenti che l'hanno installata, è però già finita al centro di numerose polemiche a causa della lentezza dell'invio del messaggio di allerta, che almeno due volte (a Nizza e ieri a Parigi) è arrivato in ritardo e una volta non è mai stato inviato (attacco al Louvre).

Ieri per le ore successive alla sparatoria sugli Champs-Elysées l'applicazione mostrava semplicemente la scritta "Nessun incidente in corso", come testimoniano i tweet allibiti dei cittadini francesi. Nella risposta ad un evento simile l'input iniziale viene dato dalla prefettura, che decide quale messaggio inviare entro i successivi 15 minuti. In questo caso, però, la comunicazione non solo non è stata immediata, ma anche estremamente lenta. A Nizza secondo le autorità si è verificato un guasto tecnico, mentre per l'attacco al Louvre "non era stato ritenuto opportuno innescare il SAIP" come ha spiegato il Ministero degli Interni francese. A settembre, però, il sistema era stato attivato per un evento poi rivelatosi falso.

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Giornalista dal 2002 specializzato in nuove tecnologie, intrattenimento digitale e social media, con esperienze nella cronaca, nella produzione cinematografica e nella conduzione radiofonica. Caposervizio Innovazione di Fanpage.it.
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