Attenzione alle imitazioni degli AirPods: possono danneggiare l’udito
Gli auricolari AirPods sono di gran lunga il più grande successo di Apple degli ultimi anni; secondo Strategy Analytics la casa di Cupertino ne ha venduti ben 60 milioni nel solo 2019 e da soli rappresentano più della metà degli auricolari true wireless venduti. Grazie al suo design particolare il gadget è diventato una sorta di status symbol, e non stupisce che numerose aziende tentino di imitarlo, ma prima di acquistare una copia spudorata dell'accessorio è meglio pensarci due volte. Il consiglio arriva da 60 Millions de Consommateurs, testata francese legata dedicata ai diritti e alla difesa dei consumatori che ha constatato come alcuni di questi dispositivi – prodotti per lo più da costruttori cinesi – potrebbero perfino risultare dannosi per l'udito.
La testata ha pubblicato recentemente un rapporto su 7 imitazioni degli AirPods comprate online per analizzarne la qualità. Del totale degli auricolari acquistati, solamente 4 sono effettivamente arrivati a destinazione per il test e di questi uno non era funzionante. I tre modelli hanno mostrato una qualità audio definita "disastrosa", mentre uno –Padear Mini X3 – non rispettava le norme europee sulle misure di contenimento dei decibel. Il gadget superava di 10 db il limite appositamente imposto dell'Unione su questi gadget per evitare che il loro utilizzo prolungato possa danneggiare l'udito – ovvero poteva riprodurre musica a un volume di diverse volte superiore a quello della soglia di sicurezza.
Questi gadget non sono così difficili da reperire: come denuncia 60 Millions de Consommateurs, alcuni modelli sono sponsorizzati da celebrità e influencer e vengono proposti a prezzi sensibilmente più bassi rispetto a quelli degli AirPods – tra i 20 e i 65 euro – mentre l'originale costa tra i 179 e i 279 euro. Aspetti del genere, uniti al fatto che in fondo "si tratta solo di auricolari" potrebbero far propendere per un acquisto senza impegno; eppure, come evidenzia il reportage della testata francese, a fare le spese di una scelta simile potrebbe essere l'esperienza d'uso finale, se non direttamente l'udito. Il consiglio è dunque quello di puntare su dispositivi originali – che siano di Apple o di qualunque altro produttore dalla reputazione nota – puntando sulla qualità dell'audio anziché sull'aspetto. Le alternative economiche ma allo stesso tempo affidabili e valide alle AirPods ormai abbondano.