Sguardo fisso sullo schermo, collo piegato in avanti e spalle alzate. La postura da smartphone sta diventando sempre più diffusa in ogni momento della giornata, sia in piedi che da seduti. Così, soprattutto nei giovanissimi, sono apparsi sempre più casi di gobbe precoci, che qualcuno già definisce "iGobbe", dovute proprio alla posizione assunta per controllare lo smartphone. Gobbe e mal di schiena si stanno quindi diffondendo a ritmi allarmanti anche nei più giovani che, almeno in teoria, non dovrebbero soffrire di queste problematiche.
A lanciare l'allarme è Sebastiano Cudoni, presidente nazionale dell'Otodi (Ortopedici e traumatologi ospedalieri d'Italia) e direttore dell'Unità operativa complessa di ortopedia e traumatologia dell'ospedale San Francesco di Nuoro. "Il fatto è che stare per delle ore ogni giorno chini sullo smartphone influisce sulla colonna, di bambini e adulti. Con un effetto che dipende dalla posizione e dal tempo: le forze che insistono sulla schiena possono creare un danno dal punto di vista della sintomatologia" spiega Cudoni, che individua nell'attività fisica un possibile antidoto: "è sempre utile, a tutte le età. Il problema è proprio che oggi i nostri giovanissimi sono sempre più sedentari".
La necessità è quindi quella di individuare per tempo queste problematiche e cercare di correggerle quando è ancora possibile. Per farlo, però, bisogna essere in grado di avvistare subito i sintomi. "Sono principalmente legati alla situazione della sintomatologia algica: se c'è dolore, non va mai sottovalutato. Quanto alla scoliosi, è importante vedere se ci sono casi in famiglia: ecco perché è bene intercettarla precocemente con controlli in età precoce" continua Cudoni. "I pediatri sanno che nelle femmine il controllo della schiena deve essere a 10-12 anni, mentre nei maschi si può aspettare fino a 13 anni, se non si manifestano particolari problemi".