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Banzai: da lunedì esordio in Borsa con una quotazione ridotta

Banzai, il gruppo editoriale che comprende siti e-commerce come ePRICE, ma anche Giallo Zafferano, il Post, Liquida, chiude la sua fase di collocamento ed è pronta allo sbarco in Borsa nel settore “Star”. L’azienda approda con una quotazione ridotta e il prezzo dei titoli è fissato a 6,74 che porta il valore della società a 274 milioni di euro.
A cura di Francesco Russo
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Così come era stato previsto, Banzai, il gruppo editoriale che comprende siti e-commerce come ePRICE, ma anche Giallo Zafferano, il Post, Liquida, chiude la sua fase di collocamento ed è pronta allo sbarco in Borsa nel settore "Star". Solo che la fase di collocamento, iniziata il 2 e conclusasi l'11 febbraio, non ha entusiasmato il mercato. Infatti la IPO è stata coperta solo in maniera parziale e questo ha comportato che la società fondata da Paolo Ainio procedesse al collocamento delle sole azioni derivanti da aumento di capitale pari a metà dell'offerta e a quasi il 20% del capitale.

Banzai inizierà le contrattazioni in Borsa lunedì 16 febbraio e il prezzo fissato per i titoli è di 6,75 (il minimo della forchetta compresa tra 6,75 e 8,5) e questo comporta una capitalizzazione di 274 milioni di euro. La società procederà al collocamento integrale di 8 milioni di azioni in aumento di capitale, per un controvalore complessivo pari a 54 milioni di euro. In una nota Banzai precisa che, nell'ambito del collocamento, sono pervenute richieste per 13,4 milioni di azioni su un totale di 16 milioni offerte. Per questo si è deciso di procedere al collocamento degli 8 milioni di azioni derivanti da aumento e non degli 8 milioni di azioni derivanti dalla vendita da parte degli azionisti.

Ad esito del collocamento il flottante sarà pari al 47,28% del capitale, con la possibilità di salire al 49,44% in caso di integrale esercizio della greenshoe.

Banzai deve gran parte del suo fatturato, il 90%, all'e-commerce anche se non sono da sottovalutare le entrate pubblicitarie dai siti siti online Giallo Zafferano, Pianeta Donna, Studenti, ilPost e da altri. Solo che, sin dalla sua fondazione avvenuta nel 2007, come sottolineato da diversi esperti e analisti finanziari, l'azienda non ha mai realizzato utili. Altri analisti non si pronunciano in previsioni in quanto, in caso di assenza di utili come in questo caso, nono ci sarebbero elementi stabili su cui fare delle valutazioni.

In rosso si sono chiusi anche i primi nove mesi del 2014 e la società stima di chiudere l’anno con una perdita lorda tra i 2,1 e i 3,1 milioni, rispetto al -3,16 milioni registrato nel 2013. Salgono i ricavi dai 34,5 milioni del 2007 ai 77,9 milioni del 2010 e oggi hanno toccato quota 150 milioni, anche se a settembre le perdite complessive degli ultimi sette anni ammontavano a 35 milioni di euro.

A questo punto la quotazione in Borsa è davvero una scommessa per l'azienda, scommessa che il fondatore Paolo Ainio vuole portare avanti con l'idea di reperire capitali che saranno utili per la crescita.

Banzai deve quindi sfruttare questa fase se vuole davvero competere sul mercato, dove sono presenti colossi come Amazon, eBay, oppure Yoox, i quali sono già società che realizzano utili di un certo valore e che hanno superato da tempo quale fase di start-up, contraddistinta appunto da margini negativi.

Ainio ha comunque fatto sapere che, dopo i due anni di lock-up, terrà in portafoglio almeno il 90% della sua quota.

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