Niente più batterie al litio nella stiva degli aerei civili. Lo ha deciso la International Civil Aviation Organization, spiegando che la presenza di questi oggetti mette a rischio la sicurezza dei viaggi a causa del possibile incendio del materiale, come più volte sottolineato dalle aziende produttrici di velivoli. La normativa entrerà in vigore il prossimo 1 aprile e resterà attiva fino a quando non sarà approvato un contenitore ignifugo in grado di garantire il trasporto in sicurezza delle batterie, il cui arrivo è previsto per il 2018. La limitazione non si applicherà ai trasporti commerciali, che quindi potranno continuare a trasportare dispositivi al litio.
La nuova legge sarà obbligatoria per tutti i 191 stati della International Civil Aviation Organization, Italia compresa. Il nostro paese è inoltre membro del consiglio dell'ICAO. Da aprile, quindi, le batterie al litio non saranno più accettate all'interno del bagaglio in stiva ma dovranno (se possibile) essere portate con sé all'interno della cabina. Questo divieto si applicherà a qualsiasi dispositivo contenente queste batterie, dai portatili agli smartphone: se la batteria non può essere rimossa, l'unica alternativa sarà portarsi l'intero device in cabina o lasciarlo a casa.
L'obiettivo è quello di ridurre al minimo il rischio di incendio, che, in una situazione come quella di un trasporto civile, risulterebbe ingestibile ed estremamente pericoloso per l'incolumità di passeggeri ed equipaggio. Anche in caso di voli "ibridi" – quelli, cioè, che trasportano sia merci che passeggeri – le batterie non potranno essere alloggiate all'interno della stiva. Problema risolto? Non proprio, perché un esperto di materiali pericolosi ha spiegato che spesso gli spedizionieri indicano una diversa tipologia di merce per poter spedire le batterie, mettendo a rischio il volo. "Lo hanno fatto con il divieto di trasporto del litio metallico e lo rifaranno con quello degli ioni di litio" ha concluso.
