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Berlusconi nel mirino di Anonymous: tutti i suoi siti sono stati attaccati

Silvio Berlusconi è stato oggetto delle “attenzioni” della celebre rete di hacktivist Anonymous, la quale ha rivendicato gli attacchi DDoS ai danni di ben quattro siti collegati al premier italiano. Nel Manifesto che ha seguito l’azione si legge: “i cittadini sono stufi delle sue promesse mai mantenute, del baratro nel quale il suo malgoverno ha fatto sprofondare l’Italia, dell’incolmabile distanza tra la politica dell’interesse, del suo interesse, e i bisogni dei cittadini”. Nessuna tregua per Berlusconi, insomma, alle prese con un crollo che appare inarrestabile.
A cura di Anna Coluccino
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Questa è davvero l'ora più nera per il premier italiano Silvio Berlusconi. Oltre a dover affrontare problemi di tenuta della coalizione, disfatte elettorali, processi in corso, le inevitabili conseguenze del polverone alzato dall'arresto del faccendiere Luigi Bisagnini (già definito il "premier ombra", le cui dichiarazioni potrebbero avere conseguenze paragonabili alla celebre inchiesta "Mani Pulite") e -dulcis in fundo- l'arresto di Lele Mora (suo intimo amico nonché co-impuntato nel caso Ruby), ora Berlusconi deve fare i conti anche con gli attacchi informatici della rete Anonymous che, dalla giornata di ieri, sembra aver preso di mira tutti i siti connessi alla figura del presidente del consiglio italiano.

Questo la dichiarazione di intenti che gli Anonymous italiani hanno rilasciato contestualmente all'attacco DDoS, una sorta di Manifesto di quelle che sono le ragioni dell'attacco.

Anonymous ha deciso di attaccare nuovamente simbolicamente il Governo italiano e lo fa colpendo il Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi e il suo partito.
I cittadini sono stufi delle sue promesse mai mantenute, del baratro nel quale il suo malgoverno ha fatto sprogondare l'Italia, dell'incolmabile distanza tra la politica dell'interesse del suo interesse, e i bisogni dei cittadini.
Le sue gaffes, la sua bramosia di potere e controllo su ogni mezzo di informazione, la continua ricerca di nuovi modi per modificare la legge a suo piacimento, per i propri interessi o per eluderla, evitando i suoi processi, hanno contribuito a a renderci agli occhi di tutto il mondo un paese ignorante e inaffidabile, capace di accettare qualisasi cosa, come se avessimo perso anche la capacità di indignarci.
Difendiamo l'autonomia del potere giudiziario, difendiamo la separazione dei poterei, propri di ogni stato liberale, di ogni democrazia che vuole continuare a chiamarsi tale.
Mentre davanti a Montecitorio i precari lanciano libri e organizzano un presidio permanente in attesa della fiducia al Governo, noi questo Governo lo abbiamo già virtualmente sfiduciato.
Siamo stanchi, il popolo è stanco, ora che Berlusconi si faccia da parte e che il nostro paese si rialzi dignitosamente. Come ogni volta, Anonymous chiede aiuto al popolo, a tutto il popolo, aiutateci, aiutateci a creare un'Italia migliore, insieme possiamo cambiare le cose".

I siti sotto attacco fin dalla giornata di ieri sono quattro (pdl.it, governoberlusconi.it, forzasilvio.it e silvioberlusconifansclub.org) e sono stati ripristinati solo in mattinata. L'azione fa capo agli Anonymous, gruppo di hacktivist particolarmente attivo sul fronte Wikileaks e che, nel febbraio scorso, ha lanciato la Operation Italy con l'obiettivo di attirare quanto più possibile l'attenzione dei naviganti di tutto il mondo sull'anomalia politica italiana che, negli ultimi tempi, ha raggiunto vette di assoluto parossismo.

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