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Bill Gates è l’uomo più ricco del mondo, Trump perde 220 posizioni

È la quarta volta di fila e la 18esima in 22 anni che il fondatore di Microsoft si prende il podio dei Paperoni di tutto il mondo. Nella top 5 di Forbes anche Jeff Bezos e Mark Zuckerberg.
A cura di Marco Paretti
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Bill Gates è ancora l'uomo più ricco del mondo. È la quarta volta di fila e la 18esima in 22 anni che il fondatore di Microsoft si prende il podio dei Paperoni di tutto il mondo. Lo sottolinea ancora una volta Forbes, riportando nella sua classifica annuale che Gates, oggi 61enne, ha accumulato un patrimonio personale pari a 86 miliardi di dollari. Seguono Warren Buffett con 75,6 miliardi di dollari e il fondatore di Amazon Jeff Bezos con 72,8 miliardi di dollari. Quest'ultimo rispetto allo scorso anno ha aumentato il suo valore di ben 27,6 miliardi di dollari. Al quarto posto si trova il fondatore di Zara Amancio Ortega con 71,3 miliardi di dollari e al quinto Mark Zuckerberg con 56 miliardi di dollari.

Proseguendo con la classifica troviamo poi Carlos Slim con 54,5 miliardi di dollari e Larry Ellison, fondatore di Oracle, con 52,2 miliardi. Chiudono la top ten i fratelli Charles e David Koch all'ottavo e al nono con 48,3 miliardi di dollari e l'ex sindaco di New York, Michael Bloomberg, al decimo con 47,5 miliardi di dollari. La prima donna in classifica è Liliane Bettencourt con un patrimonio personale pari a 39,5 miliardi di dollari. È negli Stati Uniti che si concentrano i Paperoni (565, 25 in più rispetto al 2016), seguiti dalla Cina (319) e la Germania (114). I nomi italiani in lista sono quattro: Maria Franca Fissolo, erede della Ferrero, è al 29esimo posto con 25,2 miliardi. Leonardo Del Vecchio al 50esimo con 17,9 miliardi. Stefano Pessina all'80esimo con 13,9 miliardi. Silvio Berlusconi è al 199esimo posto con 7 miliardi.

Chi invece ha perso molte posizioni rispetto all'anno precedente è Donald Trump, scivolato di 220 posizioni fino alla 544esima a causa della perdita di 200 milioni di dollari che ha portato il suo valore a 3,5 miliardi di dollari. Intoppo causato dalla diminuzione dei prezzi delle case a Manhattan, dai 66 milioni di dollari donati in campagna elettorale e i 25 milioni di dollari per il patteggiamento dell'azione legale della Trump University. Nemmeno l'aumento dei prezzi delle sue proprietà – principalmente la villa Mar-a-Lago, le case di Las Vegas e l'hotel a Washington – è riuscito ad arginare queste perdite.

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Giornalista dal 2002 specializzato in nuove tecnologie, intrattenimento digitale e social media, con esperienze nella cronaca, nella produzione cinematografica e nella conduzione radiofonica. Caposervizio Innovazione di Fanpage.it.
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