Il concetto di tecnologia applicata al corpo umano è sempre stato un argomento tanto affascinante quanto pericoloso; un conto è utilizzare i dispositivi indossabili, un altro è inserirli all'interno del nostro corpo. In quest'ultimo caso la domanda è sempre una: dov'è il limite? Qual è il punto di non ritorno che non dobbiamo assolutamente oltrepassare?
La risposta è ancora poco chiara, ma nel frattempo si è sparsa per il mondo una vera e propria corrente di pensiero e diversi studiosi hanno cominciato a lavorare a modifiche del corpo umano e a nanomacchine in grado di funzionare una volta inserite sotto la pelle. Sono gli hacker del corpo umano – o biohacker – una categoria alla quale appartiene Martijn Wismeijer, un uomo olandese che si è sottoposto ad un'operazione che gli ha impiantato due chip sotto la pelle delle mani. L'obiettivo? Pagare semplicemente utilizzando la propria mano.
La dolorosa operazione alla quale si è sottoposto Wismeijer gli ha inserito due chip in grado di funzionare come dei portafogli di Bitcoin che si interfacciano con il suo smartphone. Al momento del pagamento, l'uomo potrà accedere al suo portafoglio virtuale semplicemente toccando uno smartphone o un tablet.
La procedura rappresenta solamente un esperimento per valutare se una tecnologia del genere può essere affidabile e sicura, anche se applicata al campo medico. "La ragione per cui ho effettuato questa operazione è che oggi ci sono degli utilizzi reali per questo tipo di tecnologia" ha spiegato Wismeijer "Penso che supportando questi biohacking potremmo arrivare ad avere dei dispositivi in grado di monitorare le nostre funzioni vitali e fare davvero la differenza quando ci troviamo in difficoltà. Immaginate un tatuaggio invisibile in grado di diventare rosso quando veniamo colpiti da un attacco cardiaco, ci basterà effettuare uno stipe sullo smartphone e questo chiamerà il medico".
I due piccoli pezzi di vetro – 2mmx12mm – sono stati iniettati all'interno del corpo di Wismeijer tramite una siringa, infliggendogli un dolore che lo ha accompagnato per un'intera giornata. I chip si avvalgono della tecnologia NFC, quindi sono compatibili con la maggior parte dei telefoni Android e Lumia, ma non, teoricamente, con l'iPhone 6: il chip del melafonino è infatti solamente utilizzabile con Apple Pay.
La dimensione estremamente ridotta dei chip gli permette di immagazzinare solamente 888 byte di dati, una capacità più alta avrebbe richiesto dei chip più grandi. Uno scenario che avrebbe comportato un'operazione ancor più dolorosa e il probabile rifiuto dei medici. "La maggior parte dei dottori non vuole installare questo tipo di apparecchi sotto la pelle" ha continuato Wismeijer "Quindi l'unica opzione è quella di rivolgersi ad un artista che manipola la pelle, ma bisogna assicurarsi che lavori in un ambiente pulito". Il prossimo passo? Wismeijer spera di poter installare una serratura NFC sulla porta di casa per poter entrare semplicemente toccando la maniglia.