Bitcoin crolla dopo aver toccato quota 40.000 dollari in poche settimane
Sono giorni convulsi quelli di chi sta scommettendo sui Bitcoin. Nelle ultime ore la criptovaluta è stata protagonista di un tonfo seguito da un parziale recupero, il tutto dopo settimane di ascesa vertiginosa che erano quasi riusciti a illudere i risparmiatori più entusiasti della stabilità e della sicurezza dell'asset. Al momento è difficile prevedere cosa riservi il futuro prossimo per chi desidera investire sui Bitcoin, ma un minimo di accortezza a questo punto è d'obbligo.
Il 2020 d'oro
La cavalcata del Bitcoin durava ormai da mesi: per tutto il 2020 in effetti al moneta virtuale ha continuato a crescere stabilmente e a ritmo sempre maggiore, con una sola battuta d'arresto a metà marzo; il risultato raggiunto è stato impressionante, soprattutto negli ultimi mesi. Partita da un valore di 7.200 dollari all'inizio dell'anno, prima della metà dell'anno la criptovaluta aveva sfiorato la quotazione i 10.000 dollari. È stato da ottobre però che il valore si è impennato quasi in verticale: in un mese ha raddoppiato il suo valore arrivando a 20.000 dollari e superando così la quotazione massima toccata a dicembre 2017; in altri 30 giorni – dall'inizio di dicembre – il valore è raddoppiato ulteriormente fino a superare quota 40.000 dollari il 7 di gennaio.
Inizio 2021 turbolento
È stato superata questa soglia che l'entusiasmo dei risparmiatori si è raffreddato. È successo rapidamente, tanto che in tre giorni la criptovaluta ha perso il 37 percento del suo valore massimo. Da allora le quotazioni sono parzialmente risalite, ma restano lontane dai massimi storici. Fermo a 29.270 euro, ad oggi il Bitcoin vale comunque quanto valeva a fine dicembre, ma la sua percezione agli occhi degli investitori non è la medesima rispetto ad allora, anzi: tra gli osservatori c'è già chi parla di bolla esplosa prevedendo perdite ancora più sostenute nel corso dei prossimi giorni e settimane.