Mettete una giacca ad un cane e vi conquisterà il mondo. O, per lo meno, vi farà guadagnare un sacco di soldi. È la storia di Bodhi, uno Shiba di 5 anni che sta spopolando su Instagram grazie al suo particolare account. O meglio, grazie all'inventiva dei suoi padroni che ogni giorno lo "vestono" con outfit non proprio canini.
Un'idea che non solo diverte e appassiona, ma che riesce a far guadagnare al piccolo cagnolino delle cifre esorbitanti: circa 15.000 dollari al mese, secondo un'intervista rilasciata dai proprietari Yena e David a Fast Company. Il duo – una fashion designer lei, un graphic designer lui – stanno lavorando ad una linea d'abbigliamento per cani, sperando di riuscire a raccogliere abbastanza denaro per sponsorizzare gli animali da soccorso.
"Tra contratti fotografici, apparizioni e post sponsorizzati su Tumblr e Instagram, in media Menswear Dog guadagna 15.000 dollari nei mesi più attivi" hanno spiegato i proprietari di Bodhi "Durante i periodi di ‘magra' i guadagni scendono a circa 10.000 dollari al mese".
Non male per un meme che ha iniziato la sua carriera postando foto di pose alla Zoolander vestito come un umano. Il successo è stato tale da dare la possibilità ai due padroni di lasciare i rispettivi lavori a tempo pieno ad aprile 2013, in modo da potersi concentrare con ancor più convinzione sulla cura dell'account Instagram di Bodhi.
"Quando ho lasciato il lavoro, tutti i miei colleghi sapevano cosa stavo facendo" ha spiegato Yena "Ma alle risorse umane ho detto che stavo per aprire un'azienda. Non volevo passare per quella che si licenzia dicendo ‘Lascio il lavoro per andare a vestire il mio cane'".
Menswear Dog è stato immediatamente approcciato da Ben Lashes, l'agente che ha aiutato il famoso Grumpy Cat a trasformarsi da "semplice" fenomeno di internet a vera e propria celebrità con libri e film da gestire. La sua offerta è stata però rifiutata dai proprietari di Bodhi. "Ci ha contattati quasi subito, ma voleva prendersi il 20 percento dei guadagni" ha spiegato Yena "Voleva anche occuparsi dell'aspetto creativo, sul quale vogliamo ancora avere il controllo".
