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Buon compleanno World Wide Web, i 25 anni della rivoluzione Internet

Il 12 marzo 1989 Tim Berners-Lee presentava la proposta di quello che, almeno inizialmente, sembrava un “progetto inutile” per il Cern. Oggi è una Rete da oltre 60 trilioni di pagine.
A cura di Redazione Tech
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Il 12 marzo 1989 Tim Berners Lee inviò un memo ai suoi superiori al Cern di Ginevra, dove lavorava come fisico. Il messaggio diceva sostanzialmente: "Ho questa idea. Si chiama World Wide Web. E' una rete che collegherà tutto il mondo". I suoi capi gli suggerirono di abbassare i toni, sottolineando che quella idea non avrebbe portato poi chissà quale grossa innovazione. Oggi, 25 anni dopo, il Web conta 60 trilioni di pagine frequentate da 2,4 miliardi di utenti in tutto il globo. Ogni giorno, vi accedono almeno un italiano su 3, che ci passa circa 1 ora e 19 minuti in media, visitando oltre di 100 pagine. La sua è stata una delle invenzioni più rivoluzionarie della storia dell'uomo.

"Non avevamo assolutamente capito la portata di quello che stava facendo", ha raccontato all'Ansa il fisico GaetanoMaron, oggi a capo del Centro Nazionale dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (Infn) per la ricerca nel campo delle tecnologie informatiche applicate alla fisica. Maron nel 1989 lavorava al Cern, ad un esperimento sull’antimateria. "Tim Berners-Lee invece a un software per la comunicazione fra computer", spiega il fisco nel giorno dell'anniversario della nascita del Web. Di lui ricorda "il bellissimo accento inglese. Parlava un inglese colto ed era difficile capire le sue battute. Era una persona timida e schiva, perfino un po' sottotono, ma era piacevole avere a che fare con lui".

Berners-Lee: "Ora al web serve una Costituzione" – Per i 25 anni del sistema che rende possibile la navigazione nell'Internet, il suo inventore, Tim Berners-Lee, ritiene sia indispensabile una Costituzione che protegga l’indipendenza della Rete e i diritti dei suoi utenti. “Abbiamo bisogno di una costituzione globale, di una carta dei diritti”, ha detto in un’intervista al Guardian. In tal senso, è stata promossa la campagna ‘the web we want', il cui obiettivo è la redazione di una carta dei diritti digitale in ciascun paese che possa essere sostenuta anche dalle istituzioni. "Se non abbiamo un internet libero, neutrale su cui contare senza preoccuparci di cosa accade dietro le quinte, non possiamo avere un governo libero, una buona democrazia, un buon sistema sanitario, comunità connesse e diversità di culture – ha sottolineato Tim Berners-Lee – non è ingenuo pensare di poter avere tutto questo, ma è ingenuo pensare di poter rimanere a braccia conserte e ottenerlo”.

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