Bye Bye Silicon Valley: gli italiani potranno vederla solo in cartolina
Qualche giorno fa mi sono espressa chiaramente a proposito del Mito della Silicon Valley e, in particolare, in merito alla diffusa illusione che la valley californiana corrisponda ad una sorta di Eldorado, avulso dal tempo e dallo spazio, in cui la crisi è solo una debolissima eco proveniente da un pianeta lontano; un luogo in cui tutto è possibile ed ogni buona idea trova la giusta collocazione nell'universo; un luogo in cui diventare ricco e famoso non è che l'ovvia conclusione di una serie di prevedibili eventi.
Questa non è che una favola, è chiaro, ma da qui a credere che la Silicon Valley non sia un luogo centrale nell'universo tecnologico ce ne passa. La celebre valley californiana, infatti, resta pur sempre il luogo in cui, attualmente, "risiedono" le più grandi compagnie tecnologiche del mondo: da Facebook e Google, da Apple a Twitter, da Intel a Cisco. Ma non solo. La valley, infatti, ospita l'avanguardia di moltissimi settori: cinema, istruzione, editoria, automobili… Rappresenta un luogo dove è assolutamente necessario che i governi nazionali stabiliscano un avamposto, una vedetta che sappia leggere, interpretare, anticipare e partecipare ai mutamenti in atto, che sia in grado di riconoscere le opportunità per il proprio paese e di fare da ponte tra la realtà statunitense e quella nazionale. Noi avevamo il nostro avamposto ma, dopo gli ulteriori, severissimi e -lasciatemelo dire- insensati tagli alla ricerca da parte del governo italiano, quell'avamposto scomparirà. Saremo istituzionalmente tagliati fuori dalla Silicon Valley.
Una volta scaduto il mandato per l'addetto scientifico uscente, che opera presso il consolato italiano di San Francisco (risorsa già di per sé insufficiente, giacché costretta a coprire in solitaria tutta l'area della West Coast più Seattle, in cui hanno sede Boeing, Microsoft ed Amazon) nessuno prenderà il suo posto. E così, mentre gli USA puntano sull'innovazione tecnologica e tutti i paesi industrializzati potenziano la loro presenza nella valley (la Francia possiede una struttura dedicata composta da quattro esperti, stesso dicasi per il Regno Unito che conta due esperti in servizio permanente, l'Olanda ne conta tre, la Svizzera -addirittura- tredici! Persino i paesi con i conti in rosso non rinunciano all'avamposto nella Silicon Valley) l'Italia ha pensato bene di tagliare la sua unica risorsa sul campo per rifinanziare l'utilissimo (si colga l'ironia) digitale terrestre, le "missioni internazionali di pace" (si colga l'amara ironia) e svariate altre cause di dubbia urgenza e/o necessità. Il tutto a spese, non solo della ricerca, ma anche dei centri oncologici, della cultura e di molto, troppo altro.
Insomma: niente più Silicon Valley per il nostro paese. Godetevi la cartolina. È tutto quel che resta.