Carte di Fifa Ultimate Team vendute a 2.500 euro dai dipendenti EA: l’azienda apre un’indagine
In queste ore tra gli appassionati del simulatore calcistico Fifa 21 si stanno spargendo sospetto e indignazione nei confronti della casa di sviluppo Electronic Arts. Secondo accuse originatesi online, uno o più persone con accesso ai sistemi informatici della della società starebbero vendendo per centinaia e centinaia di euro alcune carte da gioco virtuali appartenenti alla modalità Fifa Ultimate Team. La vicenda ha avuto talmente tanta eco in poche ore da aver costretto la società a intervenire sui social per annunciare di aver aperto un'indagine al riguardo.
Cos'è FUT
Fifa Ultimate Team, o FUT, è una delle modalità di gioco più apprezzate della simulazione calcistica Fifa 21. Si tratta di una variante nella quale i giocatori possono competere in match uno contro l'altro schierando in campo una rosa del tutto personalizzabile con calciatori appartenenti a qualunque squadra esistente o esistita nel passato. La condizione è solamente una: essere in possesso delle carte virtuali legate al personaggio desiderato.
Guadagni per centinaia di milioni
La modalità FUT è diventata una gallina dalle uova d'oro per Electronic Arts: innanzitutto ogni calciatore è associato a statistiche diverse che, espresse in campo, possono fare la differenza in molti match; inoltre le carte vengono distribuite casualmente all'interno di pacchetti che vanno acquistati dallo sviluppatore senza poterne conoscere il contenuto in anticipo. Questa combinazione fa sì che sulla modalità vengano spesi centinaia di milioni di euro ogni anno.
L'accusa
Tutto questo avviene in modo legale, nonostante la modalità sia facilmente accostabile al gioco d'azzardo e per di più proposta anche a ragazze e ragazzi in giovane età. Quel che però vogliono sapere gli appassionati di Fifa in questo momento è se le schermate diffuse online in queste ore sono reali oppure no. Tra chi ha raccolto il materiale di denuncia c'è lo youtuber italiano Riberaribell, che ha pubblicato le schermate di una conversazione intrattenuta su Facebook con un soggetto che pubblicizzava questa attività in un gruppo di appassionati.
La replica di Electronic Arts
Nelle conversazioni una persona che fa intendere di avere accesso ai sistemi interni dell'azienda afferma di poter cedere a piacimento alcune carte molto rare dietro il pagamento di somme ingenti, fino a 2.500 dollari. La persona in questione potrebbe essere un semplice truffatore che in realtà non ha alcun potere su quanto dice di poter fare, oppure potrebbe effettivamente essere un dipendente del gruppo che vende all'insaputa dell'azienda risorse che dovrebbero essere distribuite casualmente. Electronic Arts è intervenuta ufficialmente con un comunicato nel quale afferma di essere stata messa al corrente delle accuse e di aver avviato una indagine interna per capire se effettivamente gli addebiti siano fondati. La risposta dovrebbe arrivare a breve.