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Casaleggio: “I robot sostituiranno i giornalisti”

Nella giornata di ieri il blog di Beppe Grillo ha ospitato un post a firma di Gianroberto Casaleggio dal titolo “Press obituary 6: Robotic journalism #pressobituary”, si tratta del “sesto post sulla morte dei giornali” che Casaleggio pubblicherà all’interno dello studio “Press obituary”.
A cura di Matteo Acitelli
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Nella giornata di ieri il blog di Beppe Grillo ha ospitato un post a firma di Gianroberto Casaleggio dal titolo "Press obituary 6: Robotic journalism #pressobituary", si tratta del "sesto post sulla morte dei giornali" che Casaleggio pubblicherà all'interno dello studio "Press obituary" che sarà diffuso sul sito internet BeppeGrillo.it. In questo nuovo post il co-fondatore del Movimento 5 Stelle scrive che "La fine dei giornali è una delle cose più prevedibili del nostro futuro, gli unici che non lo sanno ancora sono i giornalisti. Si tratta solo di stabilire la data del decesso che da Stato a Stato varia tra i 5 e i 10 anni".

La visione di Casaleggio sul futuro dei giornali e dei giornalisti sembra essere molto chiara, nei prossimi anni "i programmi sostituiranno i giornalisti nella maggior parte della scrittura di articoli o, nel migliore dei casi, forniranno loro il materiale per un’analisi approfondita. Articoli creati da programmi esistono già da anni nei settori della finanza, dello sport e della meteorologia". Meno giornalisti e più robot, e quei pochi superstiti saranno gli opinionisti, quelli di cui le persone si fidano e che seguono da vicino, attraverso le loro pagine Facebook che, come sottolinea Casaleggio "spesso fanno numeri superiori alla testata on line che li ospita". A sostenere la tesi di Casaleggio, come sottolinea nel post, ci ha pensato l'Associated Press che ha realizzato i "quaterly earning reports" (i rapporti di bilancio delle società), sfruttando l'Automated Insights, una società di robotic journalism che creerà ben 4.400 rapporti per gli Stati Uniti contro gli attuali 300. Il "robotic journalism" sembra dunque essere una pratica in grande espansione e questo è dovuto soprattutto alla grande quantità di dati che ogni giorno vengono realizzati, basti pensare che il 90% dei dati esistenti è stato creato negli ultimi due anni: "la crescita esplosiva dei Big Data ha reso obbligatoria l'estrazione e la validazione dei dati da parte di algoritmi e programmi specializzati, impossibile per un essere umano per la quantità enorme dei dati prodotti continuamente".

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