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Charlie Hebdo, Apple commemora le vittime con il banner “Je Suis Charlie”

L’attentato alla sede della redazione della rivista satirica francese Charlie Hebdo a Parigi ha scosso l’intero mondo occidentale ed anche Apple ha deciso di unirsi alla commemorazione internazionale delle 12 vittime inserendo all’interno del sito ufficiale Apple.fr un banner della campagna “Je Suis Charlie”.
A cura di Matteo Acitelli
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L'attentato alla sede della redazione della rivista satirica francese Charlie Hebdo a Parigi ha scosso l’intero mondo occidentale ed anche Apple ha deciso di unirsi alla commemorazione internazionale delle 12 vittime inserendo all'interno del sito ufficiale Apple.fr un banner della campagna "Je Suis Charlie", un'iniziativa nata sui social network e che in poche ore ha fatto il giro del mondo, prima online con post ed immagini che hanno portato l'hashtag #JeSuisCharlie tra le tendenze di Twitter e poi offline attraverso una serie di incontri organizzati per ricordare le vittime del terribile attentato: il direttore e vignettista Stephane Charbonnier (Charb), i vignettisti Jean Cabut (Cabu), Georges Wolinski, Bernard Verlhac (Tignous) e Philippe Honoré, l’economista ed editorialista Bernard Maris (Oncle Bernard), la giornalista e analista Elsa Cayat, il fondatore di Carnet de Voyage e in quel momento ospite della redazione Michel Renaud, il correttore di bozze di origine algerina Mustapha Ourrad, la guardia del corpo del direttore Frank Brinsolaro, il poliziotto musulmano Ahmed Merabet e il responsabile della manutenzione Frederic Boisseau.

Il banner della campagna "Je Suis Charlie" sul sito internet di Apple Francia non risulta cliccabile, nessun link a comunicati stampa o altro contenuto anche se il messaggio risulta molto chiaro: "Io Sono Charlie". Oltre ad Apple, nella giornata di ieri si è unita al ricordo delle 12 persone morte nella strage all'interno della redazione di Charlie Hebdo anche Google che ricorda le vittime con un banner pubblicato sulla homepage del celebre motore di ricerca, oltre ad una donazione da 250.000 dollari che contribuirà alla distribuzione del prossimo numero previsto per mercoledì che verrà stampato in un milione di copie anziché le abituali sessantamila.

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