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Charlie Hebdo, Google effettua una donazione da 250mila euro e ricorda le vittime con un’immagine

In seguito alla strage avvenuta nella giornata di ieri nell’edificio della redazione di Charlie Hebdo a Parigi, Google ha deciso di ricordare le vittime con l’immagine “Je Suis Charlie” sulla homepage del celebre motore di ricerca.
A cura di Matteo Acitelli
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In seguito alla strage avvenuta nella giornata di ieri nell’edificio della redazione di Charlie Hebdo a Parigi, come anticipato nel primo pomeriggio dall’avvocato del settimanale satirico francese, Richard Malka, il prossimo numero della rivista satirica Charlie Hebdo sarà distribuito in un milione di copie anziché le abituali sessantamila e avrà 8 pagine invece di 16 come avviene solitamente. La grande distribuzione del giornale, che avverrà nella giornata di mercoledì prossimo, è resa possibile grazie al supporto di numerosi quotidiani francesi ed altri partner tra cui troviamo anche il colosso di Mountain View, Google. Al giornale satirico è stato infatti garantito un contributo di 500.000 euro grazie al fondo "stampa e pluralismo", gestito dagli editori e dal fondo "innovazione digitale della stampa", finanziato da Google.

Come riporta il sito internet del Guardian, Google ha intenzione di donare 250mila euro al settimanale francese Charlie Hebdo, contribuendo così alla tiratura di un milione di copie. La donazione da parte di Google non è l'unica azione intrapresa dal popolare motore di ricerca in sostegno al settimanale satirico francese che nella giornata di ieri, 7 gennaio 2015, ha subito l'attentato che ha provocato la morte di 12 persone: il direttore e vignettista Stephane Charbonnier (Charb), i vignettisti Jean Cabut (Cabu), Georges Wolinski, Bernard Verlhac (Tignous) e Philippe Honoré, l’economista ed editorialista Bernard Maris (Oncle Bernard), la giornalista e analista Elsa Cayat, il fondatore di Carnet de Voyage e in quel momento ospite della redazione Michel Renaud, il correttore di bozze di origine algerina Mustapha Ourrad, la guardia del corpo del direttore Frank Brinsolaro, il poliziotto musulmano Ahmed Merabet e il responsabile della manutenzione Frederic Boisseau. Oltre alla donazione il famoso motore di ricerca ha deciso di ricordare le vittime dell'attentato alla sede del giornale Charlie Hebdo con l'immagine "Je Suis Charlie", di cui l'hashtag #JeSuisCharlie è nelle tendenze di Twitter da diverse ore.

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