Da quando in tutto il mondo è giunta la notizia del tremendo attacco armato alla sede del giornale satirico francese Charlie Hebdo, la frase "Je Suis Charlie", io sono Charlie, si è diffusa in ogni paese ed è diventata il grido/simbolo di protesta di chi non vuole sottomettersi alla paura.
Mentre nel mondo le persone scendono in piazza e a Parigi marciano due milioni di persone e cinquanta capi di stato, su internet si sta svolgendo una protesta più silenziosa ma estremamente diffusa, con al centro proprio il messaggio Je Suis Charlie.
Da qualche giorno un messaggio ASCII nascosto ha cominciato ad apparire nelle richieste WHOIS legate al dominio .fr – il più diffuso in Francia e l'equivalente del nostro .it – e ad altri importanti domini francesi. Il WHOIS è un comando che permette di ottenere alcune informazioni su un determinato sito web, tra le quali chi lo ha registrato, l'IP e altri dati utili.
Se in questi giorni provate ad effettuare una ricerca WHOIS su un dominio francese, tra le varie voci presenti apparirà anche la scritta Je Suis Charlie in codice ASCII. Il cambiamento è stato portato a termine dalla AFNIC, l'organizzazione francese incaricata di gestire i domini di primo livello in Francia.
"Con i domini .fr il nostro impegno nella libertà di espressione è totale" ha commentato l'organizzazione su Twitter "I nostri pensieri vanno alle vittime, alle loro famiglie e agli amici". Il gruppo ha inoltre cambiato la propria immagine del profilo con una raffigurante la scritta.
Attualmente il tributo è visibile all'interno delle ricerche WHOIS legate ai domini più importanti della Francia: .fr, .re, .tf, .wf, .pm e .yt. Un messaggio che va ad inserirsi nelle fondamenta stesse di internet, per sottolineare come la rete sia uno dei mezzi principali per far fiorire la libertà di espressione.