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Cloud, accordo fatto tra Microsoft e Oracle

I due colossi si alleano nel segno della nuvola permettendo reciprocamente di far funzionare software Oracle su Windows Server Hyper-V. Ci sarà il pieno supporto di Java in Windows Azure.
A cura di Bruno Mucciarelli
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Un annuncio decisamente importante quello tra Microsoft e Oracle che ufficialmente hanno dichiarato un accordo che permetterà ai software Oracle certificati di funzionare su Windows Server Hyper-V e Windows Azure, nonché l'esecuzione di Oracle Linux su Windows Azure. Un accordo che, come si legge nel comunicato stampa ufficiale, permetterà a Microsoft di offrire anche la nuova lineup di Oracle ai propri clienti di Windows Azure.

In un mondo dove il cloud, ossia quei servizi di archiviazione online da parte delle grandi aziende della tecnologia odierna, è divenuto di fondamentale importanza l'arrivo di un tale accordo non può che scatenare caos da parte delle altre aziende. I termini finanziari della collaborazione non sono stati divulgati, ma Steve Ballmer ha sottolineato che questo accordo con Oracle permetterà ai suoi clienti "di sfruttare la flessibilità delle nostre soluzioni cloud ibride integrando applicazioni Oracle, middleware e database, come sono stati in grado di fare il Server Windows per anni".

Ciò che accadrà dunque per tutti i clienti che fondamentalmente hanno per lungo tempo utilizzato i software Oracle su Windows Server sarà quello di poter continuare ad utilizzarli anche su Windows Server Hyper-V e Windows Azure. I clienti Oracle contestualmente avranno la possibilità di eseguire i software Oracle che hanno in licenza in Windows Azure grazie alla nuova formula di mobilità delle licenze, che è già attiva.

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Oltretutto in futuro saranno aggiunte soluzioni di Infrastructure Services mediante versioni preconfigurate di Oracle Database e Oracle WebLogic Server per i clienti che non dispongono delle licenze. Le due aziende stanno inoltre lavorando per il pieno supporto di Java in Windows Azure, migliorando la flessibilità a vantaggio di milioni di sviluppatori Java e delle relative applicazioni. Un vero e proprio punto di svolta, nonostante i contrasti e la concorrenza, proprio Ballmer ammette che entrambe le aziende hanno per molti anni goduto del rispetto reciproco e che ha assolutamente senso consentire ai clienti di sfruttare le capacità congiunte di entrambe le aziende.

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