video suggerito
video suggerito

Cloud, tradire ai tempi della “nuvola” è rischioso

L’archiviazione online non sempre è un vantaggio. Nell’era della super tecnologia i tradimenti possono essere scoperti più facilmente. Attenzione.
A cura di Bruno Mucciarelli
2 CONDIVISIONI
Immagine

Facebook ed il cloud non sono sempre una buona accoppiata. Il connubio può rivelarsi anzi decisamente pericoloso se si vuole nascondere alcune malefatte.

Scena uno – Si torna da una giornata di lavoro, stanchi, affaticati con la sola voglia di riposarsi e staccare dal mondo esterno. Aperta la porta però l'atmosfera è strana. Tutto tace, a differenza delle normali serate. Nessuna risposta dalla propria moglie. Le luci soffuse. La tavola non apparecchiata e quell'aria pesante, tesa che in qualche modo attanaglia. Cosa è successo?

Sulla poltrona intravedi tua moglie. Seduta, con lo sguardo teso e decisamente arrabbiato. Cerchi di avvicinarti in modo amorevole. "Amore come è andata la giornata? Cosa hai preparato per cena?" La risposta è quanto mai glaciale, dura ed inaspettata. "Qui non si mangia. Magari potresti andare a cena fuori con Simona, che dici?" Una risposta a cui non sai dare spiegazione. Poi come un fulmine a ciel sereno ricolleghi tutto. Simona è la tua collega di lavoro con cui per tutto il giorno hai chattato su Facebook, divertendoti proprio come un giovane alle prime armi con la sua nuova fiamma da conquistare. Ti chiedi però come sia possibile che tua moglie abbia scoperto tutto. La password di accesso al social network la possiedi solamente tu. In ufficio non hanno ancora installato telecamere. Forse qualche collega a cui hai tentato di rubare una promozione ha fatto una soffiata? No. Nulla di tutto questo. Il tuo nemico è stato il Cloud. Quel servizio ultratecnologico che archivia tutto sulla "nuvola" e pone in sincronizzazione tutti i dispositivi che si vuole. Questa volta però non è stato tuo amico, ma ha fatto la spia proprio come il peggior nemico. Tutto semplice. Tua moglie ha preso in mano il tuo tablet, dimenticato attivo, ed ha seguito in diretta tutta la conversazione "effusiva" che hai messo in pratica con la tua interessante collega.

Il malcapitato protagonista ha impostato il servizio di cloud senza essere del tutto consapevole che ogni contenuto passasse da un device all’altro. Si è dunque ritrovato ferito dal suo stesso utile strumento di sincronizzazione che lo ha sempre aiutato con il passaggio di applicazioni dal proprio smartphone al proprio tablet, o al ritrovamento immediato e semplice di documenti e file presi sul proprio smartphone e trasferiti senza alcun impegno sul proprio PC. Tradire nell'era del cloud è diventato dunque molto pericoloso a meno che non si abbia sempre il controllo preciso e totale di tutte le impostazioni.

Immagine

Scena due – Finalmente dopo tanti sacrifici in un momento quanto mai difficile per le spese non proprio primarie si è riusciti a regalare alla propria moglie il suo primo tablet. Tutto perfetto almeno sulla carta. Ma il problema è sempre dietro l'angolo. Il dispositivo fa gola ad entrambi e basta davvero poco per ritrovarsi a litigare su quale film guardare alla sera. O magari è facile ritrovarsi anche a twittare un messaggio pensando di essere dal proprio account, ma il Cloud è pronto a sferrare il proprio attacco ed il tweet compare a nome della moglie. Non è un tradimento ma senza dubbio crea disagio nella vita coniugale. Oltretutto secondo alcune ricerche il 15% degli inglesi sembra preferire addirittura l'iPad o il proprio smartphone piuttosto che passare una bella serata con il proprio partner.

Scena tre – La maledizione del cloud sembra attanagliare anche la famiglia. Grazie al Cloud molto spesso capita di associare ad un determinato dispositivo un account con i propri dati della carta di credito. Tutto regolare fino a quando il device non giunge in mano ai propri figli. Il piccolo di casa accede alla sua applicazione preferita e gioca tranquillamente per due ore. Quando il padre torna a prendere possesso del proprio tablet scopre il malfatto. Oltre 1400 dollari spesi in acquisti in-app involontariamente ma sempre spesi dal proprio figlio. Succede davvero ad una famiglia americana dove i piccoli pargoli hanno fatto spendere una fortuna ai propri genitori dopo aver utilizzato per qualche ora un'applicazione gratuita, solo in superficie, ma che ha reso quelle ore di rilassamento per i genitori decisamente salate.

Il cloud e la tecnologia sono anche questo. Un solo consiglio. Utilizzate il tutto, sempre e comunque, dopo aver letto specificatamente tutte le controindicazioni. Almeno sarete sicuri di non incorrere in matrimoni distrutti o in conti correnti prosciugati a causa dell'applicazione dei Puffi.

2 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views