Come evitare le truffe delle case vacanza su Airbnb

Anche quest'anno con l'arrivo della stagione estiva milioni di italiani si affacceranno al mercato delle case vacanza per trovare una sistemazione comoda ed economica per le ferie. La campagna vaccinale e la conseguente fase di tregua nella pandemia da coronavirus convincerà numerose persone ad affidarsi a queste soluzioni di villeggiatura, ma chi si organizza all'ultimo minuto rischia di rappresentare una vittima perfetta per eventuali truffe.
Da una parte infatti la fretta e il timore di perdere giorni di riposo per non aver trovato un alloggio possono offuscare la capacità di giudizio di chiunque; dall'altra, persone senza scrupoli sono alla ricerca di soggetti da adescare con la promessa di un alloggio a prezzi promettenti, per intascare le loro caparre e poi sparire per sempre. Per questo motivo la Polizia di Stato ha redatto un vademecum su come fiutare in anticipo le potenziali truffe che utilizzano il canale della piattaforma di affitti brevi Airbnb.
Evitare di uscire dall'app
Il portale tedesco è diventato ormai una delle destinazioni principali per chi cerca una casa vacanza da affittare per brevi periodi di tempo, ma proprio per questo motivo è anche preso di mira da truffatori che lo sfruttano per adescare potenziali vittime da raggirare. Il meccanismo è sempre il medesimo: incassare la caparra per una sistemazione che in realtà non esiste, e poi sparire senza lasciare traccia. Airbnb in realtà incorpora meccanismi antifrode che servono ad evitare questo genere di inconvenienti, motivo per cui nella maggior parte di raggiri i truffatori cercano di portare le trattative al di fuori dell'app.
Segnali di allarme
È questo il primo consiglio dato dalla Polizia Postale: diffidare di chiunque cerchi di farsi contattare al di fuori dell'app o di farsi pagare con metodi non tracciabili, in particolare bonifici. I truffatori sono pronti a fingersi studenti all'estero per richiedere bonifici internazionali, oppure a offrire sconti sostanziosi pur pagare al di fuori del perimetro della piattaforma, ed elargendo un anticipo sulla somma finale. In generale, richiedere una caparra sul prezzo della sistemazione è contrario ai termini del servizio di Airbnb, proprio perché apre le porte a potenziali truffe.
Come riconoscere un annuncio falso
Un altro potenziale raggiro vede i truffatori sfruttare il nome di Airbnb su altri siti di annunci generici per puntare a pagine che però con il portale non hanno nulla a che fare. Per riconoscere gli annunci autentici dovrebbe bastare la verifica dell'indirizzo, che si compone del dominio principale, ovvero www.airbnb.it, seguito dalla porzione /rooms e poi dal numero dell'annuncio, ad esempio /30728582. All'interno di Airbnb, tra i segnali di un annuncio truffaldino ci sono invece prezzi troppo competitivi rispetto a quelli di sistemazioni di pari metratura e poiszione, descrizioni troppo generiche, l'assenza di recensioni e il fatto che il profilo dell'utente sia stato creato da poco.