Come Facebook e Twitter segnalano i posti di blocco della polizia stradale
Percorrere una determinata strada in automobile e venire segnalati da alcuni colleghi che è presente sulla stessa un posto di blocco della polizia. Sembra impossibile se non fosse che la "moda" del momento è proprio quella di segnalare via Twitter e Facebook i vari posti di blocco delle autorità di controllo facendo evitare a coloro che seguono i social qualsiasi tipo di problematica stradale.
La polizia, dunque, ha ora un nemico in più che prende il nome di social network e che sembra decisamente più forte rispetto alle persone perché creato realmente dalle stesse. Maggiormente nei weekend sembra imporsi la volontà da parte degli utilizzatori dei social media di segnalare a tutti la presenza di un determinato posto di blocco istituito dalla polizia locale per determinare controlli sul tasso alcolemico.
Al momento tutto questo sembra essersi esteso ad alcune regione degli Stati Uniti d'America dove tutte le autorità coinvolte stanno tentando la strada della sorpresa cercando di posizionarsi nelle strade solitamente meno battute nonché istituendo posti di blocco magari infrasettimanali. Tattiche differenti rispetto al normale che tentano di arginare il problema che si sta creando e che potrebbe avere situazioni difficili per il futuro.
I Social media possono essere visti come uno strumento a due facce. Una utilissima che permette di considerarsi un ottimo strumento per informare il pubblico su ciò che sta succedendo nel mondo sia in positivo che in negativo, d'altronde Twitter e Facebook possono essere utilizzati anche per minare gli sforzi di applicazione da parte delle autorità per mantenere la sicurezza sulle strade.
Ma informare gli altri su Facebook e Twitter che la polizia è in forze in un determinato punto della strada significa veramente minare gli sforzi di applicazione delle autorità? O lo si fa per mostrare solo una particolare forma di solidarietà che non è sempre evidente in altri aspetti della vita sociale? E' abbastanza comune per le persone cercare di mantenere per buoni se stessi. Prendersi cura di un proprio simile non è sempre un impulso naturale, come la realtà mostra spesso. Forse alcune situazioni di blocco da parte delle autorità viene visto non propriamente giusto e per questo gli utenti cercano di difendersi come posso, aiutando anche gli altri. Una questione decisamente difficile da capire nonché da arginare e che speriamo possa non dilagare anche in Italia o in altri paesi permettendo alla polizia e alle forze dello stato di controllare e realizzare il proprio lavoro per l'incolumità di tutti.