Come funziona ToonMe, l’app virale che ti trasforma in un cartone Disney o Pixar
In questi giorni su Instagram, TikTok e molti altri social ha iniziato a diffondersi un genere di fotografia molto particolare: dei ritratti disegnati in uno stile cartoon che ricorda molto da vicino quello dei film Pixar e Disney. I protagonisti di queste immagini sono gli autori delle foto, ma le loro fattezze sono modificate per sembrare uscite dall'ultima produzione del colosso statunitense. Il segreto si chiama ToonMe, un'app di modifica grafica automatica basata su algoritmi di intelligenza artificiale che – come suggerisce il nome – si concentra proprio sul trasformare i soggetti delle foto in cartoni animati.
Gli effetti più richiesti
L'app in realtà è disponibile da tempo sia sui telefoni Android che sugli iPhone: gli autori hanno basato il nome su una challenge che impazzava sui social esattamente un anno fa, nella quale fumettisti, illustratori e grafici si dilettavano a ritrarsi nel loro stile di disegno pubblicando il risultato sui social. Oggi ToonMe permette di ottenere risultati simili automaticamente: basta scattarsi una foto e in pochi secondi l'app restituisce la stessa immagine in diversi stili di disegno diversi. Quelli più in voga – vuoi per la loro riconoscibilità, vuoi per la recente uscita dell'ultimo film di animazione Soul – sono ovviemente gli stili Disney e Pixar: nel primo i protagonisti risultano disegnati a mano come in un classico, mentre nel secondo emergono come simpatici modelli 3D. I risultati ovviamente non sono comparabili con quelli che raggiungerebbero dei veri disegnatori o modellatori, ma considerato che si tratta di opere automatizzate non sorprende che il fenomeno sia diventato virale. Il motivo per cui ToonMe sta entrando in voga proprio adesso dopo mesi negli store digitali è la sua scoperta e l'utilizzo da parte di diversi influencer social, che hanno messo l'app sotto i riflettori per i loro milioni di follower.
I dubbi sulla privacy
Le app fornite su iOS e Android non sono esattamente identiche, ma per entrambe l'informativa sulla privacy afferma che le immagini, gli elaborati e i punti chiave individuati dall'intelligenza artificiale per effettuare le modifiche vengono eliminati dopo 2 settimane di permanenza sui server – a meno che gli utenti non decidano di condividere le foto online attraverso le modalità di condivisione fornite dagli sviluppatori. Quel che non viene specificato è dove si trovino i server né a quale tipo di piattaforma le app si affidino per elaborare i dati online: l'informazione non è obbligatoria, ma altri software come il popolarissimo FaceApp ai tempi avevano rivelato di utilizzare sistemi Google e Amazon per tranquillizzare gli utenti sulla sicurezza dei loro dati.