Come Scientology ha cercato di cambiare internet
Che cos' hanno in comune Google, Anonymous, Wikipedia e Wikileaks? Tutte hanno avuto a che fare con Scientology, la famosa chiesa statunitense fondata da Ron Hubbard nel 1954 che per decenni è stata al centro di un' aspra contestazione soprattutto a causa dei suoi metodi per ottenere l' indulgenza direttamente proporzionali al conto in banca dei suoi fedeli.
Secondo quanto riportato all' interno di un recente reportage realizzato da BBC News, infatti, negli ultimi anni i contenuti presenti nella rete sarebbero stati fortemente influenzati dalle pressioni mosse da Scientology nei confronti di alcuni dei principali gestori come Google e Wikipedia. Già nel 1994, quando internet appariva ancora come un mezzo quasi completamente sconosciuto alla maggior parte di quelli che sarebbero stati i suoi futuri utenti, l' allora portavoce della Chiesa statunitense Elaine Siegel inviò una mail a tutti i principali Scientologist del globo per invitarli a divulgare "messaggi positivi su Scientology almeno una volta alla settimana" (o di più se si preferiva). Un modo come un altro per sponsorizzare la Chiesa di Ron Hubbard.
Ma con il passare degli anni e con l' aumento degli utenti della rete, anche Scientology ha modificato il modo di interagire con i suoi fedeli in rete, spesso superando in maniera plateale le limitazioni solitamente imposte agli utenti normali. Non è un caso, infatti, che Wikipedia abbia deciso nel 2009 di vietare l' accesso alla Chiesa statunitense per la modificazione dei contenuti presenti all' interno dell' enciclopedia digitale. "Scientology è stata la prima organizzazione ad essere vietato ufficialmente da Wikipedia", ha affermato Martin Poulter dell' Università di Bristol commentando la decisione come storica. "Ci sono stati diversi account che hanno fornito contributi molto simili e avanzato linee pro-Scientology o l'eliminazione di quelle anti-Scientology".
Quell' episodio è stato commentato ai microfoni della BBC dall' attuale portavoce di Scientology Karin Pouw che ha definito l' attività della sua Chiesa come rivoluzionaria nell' era del web, tanto da essere una delle associazioni (o religioni) più attive nella tutela dei contenuti protetti da copyright (come quelli acquistabili dai fedeli di Scientology per ottenere il perdono) sfociata poi nel tanto discusso Digital Millennium Copyright Act (DMCA) al centro delle vicende legate al caso Megavideo (l' unico caso che non è rientrato nel DMCA tra quelli denunciati dalla Chiesa di Scientology è quello relativo al sito Xenu.net che la sua base in Norvegia).
Ed è stato proprio appellandosi al Digital Millennium Copyright Act che negli anni successivi Scientology ha ufficialmente richiesto a Google l' eliminazione dal suo motore di ricerca di alcune pagine "scomode". Ciò che pare più assurdo è il fatto che la decisione non solo sarebbe stata avallata dall' azienda di Mountain View, ma sarebbe stata addirittura commentata come un "giusto compromesso" con la deviazione di alcune pagine incriminate verso un documento ufficiale della Chiesa di Ron Hubbard relativo al DMCA. Da quel momento sono stati molti gli scontri tra i movimenti per la libertà della rete e Scientology.
Tra i più clamorosi restano certamente quelli relativi alla scalata di Xenu.net sul motore di ricerca di Google (fino ad occupare una posizione superiore al sito ufficiale) che rese necessario un incontro tra alcuni esponenti della Chiesa e l' azienda di Mountain View per tentare di limitare i danni causati dal sito anti–Scientology; le minacce nei confronti di Julian Assange quando Wikilieaks era ancora in versione Beta; la censura del video pubblicato da Anonymous su YouTube nel quale Tom Cruise (numero 2 della Chiesa) parla di poteri quasi miracolosi di Scientology: "Siamo i migliori a portare la gente fuori dalla droga. Siamo l'autorità per la mente. Siamo la strada per la conoscenza. Siamo in grado di riabilitare i criminali."
Oggi la situazione attorno alla Chiesa di Ron Hubbard sembra essere più tranquilla, con un utilizzo massiccio dei social network e di YouTube volto a promuovere le attività spirituali. Soltanto nel giorno sel Superbowl, il massimo evento sportivo statunitense, il canale YouTube di Scientology è stato visitato da 61.771.958 di utenti grazie ad uno spot multimilionario. Ma nonostante i numeri la Chiesa sarebbe in declino, e paradossalmente, per colpa del suo stesso fondatore. E' la portavoce Karin Pouw ad ammettere infatti che "L. Ron Hubbard ha detto loro cosa fare nel corso della vita, ma non ha lasciato alcuna istruzione su come gestire internet."