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Come usare Twitter nelle situazioni di emergenza

Dopo la tragedia di Boston, ecco alcuni consigli pratici su come utilizzare al meglio il social network per non creare situazioni false o di panico.
A cura di Bruno Mucciarelli
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Nell'era della tecnologia si sta ormai osservando da qualche anno come i Social Network più famosi, come Facebook e Twitter, permettano nelle situazioni di grave emergenza di poter far raggiungere la notizia in modo praticamente istantaneo. Un plus che con molti altri canali non è assolutamente possibile riprodurre. Tutto questo però deve essere utilizzato in modo preciso e non creando situazioni di mala informazione magari diffondendo panico o notizie errate.

Si è visto proprio con Boston negli ultimi giorni durante il grave evento dell'attentato durante la maratona, come i microblogging abbiano da subito permesso un passaparola che i telegiornali o i radiogiornali non sono riusciti a realizzare. Stessa sorte è accaduta durante il devastante terremoto in Giappone, o per  il tragico evento dello tsunami dell'Oceano Indiano del dicembre 2004, che grazie al passaggio di informazioni su Twitter si è riusciti ad informare le persone della situazione.

Informare però durante eventi drammatici e catastrofici tramite i social network è un lavoro decisamente delicato ed importante che deve essere realizzato con precisione, delicatezza e conoscenza reale della situazione. E' facile in effetti arrivare a diffondere delle informazioni errate che possono addirittura peggiorare al situazione che invece dovrebbe risultare contraria. Per questo Jeremy Stahl su Slate, ha deciso di stilare alcune linee guida o suggerimenti per riuscire ad utilizzare al meglio il famoso social network.

Innanzitutto affidarsi a fonti blasonate, account ufficiali e meglio a fonti locali alla tragedia – La miglior cosa da fare in casi di emergenza è quella di affidarsi a  persone realmente presenti sul posto. Oltretutto è giusto riferire qualsiasi tipo di informazione citando la fonte della stessa per dare la possibilità di avere un punto di riferimento anche a posteriori. Inoltre di fondamentale importanza è quello di pesare fortemente le parole delle agenzie di stampa che nei primi momenti della tragedia potrebbe diramare notizie non del tutto esatto o complete.

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Mai realizzare tweet che parlino di politica e non di fatti della tragedia – Capita molto spesso che alcuni giornalisti o persone più o meno influenti allo scoccare di una tragedia o di una emergenza pongano subito la colpa della stessa ad una incuria politica della situazione. Tweet del genere non possono che risultare inutile durante i primi istanti dell'evento e non devono in alcun modo essere scritti. Le prime ore di una situazione fuori dal normale devono essere considerate ore di primaria importanza per avvertire le persone, i parenti o magari anche le autorità. Niente di più.

Non incolpare altri per la diffusione di notizie fasulle – I primi istanti di un evento drammatico possono risultare di difficile comprensione e le notizie diramate anche. Può capitare infatti che le prime righe informative comprendano anche errori o incompletezze per questo è giusto non creare discussioni o colpevolizzare chi le ha scritte. Le breaking news sono così.

Non pubblicare tweet automatici – Durante le situazioni di massima allerta è buona norma annullare la pubblicazione automatica dei tweet per i media. Un utile consiglio per evitare un sovraccarico  inutile della intera piattaforma che invece realmente deve essere utilizzata per messaggi importanti di segnalazione.

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