Bastano 30 dollari e il numero di telefono di una persona per poter tracciare ogni suo spostamento in tempo reale. A fornire questo servizio è il mercato nero cinese svelato dall'emittente televisiva CCTV, secondo la quale è sufficiente pagare un costo relativamente basso per accedere a dettagli personali come il numero della carta d'identità, l'indirizzo di casa e persino la geolocalizzazione in tempo reale. Si parte da un prezzo di 2,90 dollari per le informazioni basilari fino a 20 dollari per ricevere i dati più approfonditi e che possono svelare molto della persona spiata.
Ma i dati ottenibili dal mercato nero cinese non si fermano qui: salendo a cifre che spaziano tra i 218 e i 291 dollari si possono ricevere persino i tabulati telefonici di una persona, mentre scoprire gli spostamenti effettuati tramite servizi di noleggio con conducente o attraverso le prenotazioni degli alberghi costa 8 dollari. CCTV ha scoperto che gli annunci riguardanti questi dati vengono pubblicati dai venditori su QQ, la più grande applicazione di messaggistica istantanea cinese. L'emittente ha confermato la veridicità dei dati forniti provando ad acquistare informazioni relative ad un giornalista consapevole dell'inchiesta.
I venditori sono anche in grado di registrare la posizione di una vittima con un'approssimazione di circa 50 metri semplicemente conoscendo il numero di telefono. Il tutto avviene attraverso alcune chat presenti su QQ, dove i gruppi relativi a questo tipo di compravendita raggiungono anche le diverse migliaia di partecipanti. In seguito alla messa in onda del servizio da parte di CCTV molti di questi gruppi sono stati chiusi, ma la pratica è tuttora attiva così come lo è da ormai diversi mesi. A gennaio un ulteriore rapporto del Southern Metropolis Daily aveva spiegato come per circa 100 dollari fosse possibile ottenere dati relativi alle carte d'identità, gli hotel e i voli prenotati, gli affitti, le proprietà possedute e informazioni sui conti correnti di quattro grandi banche cinesi. Secondo l'Internet Society of China, quasi un terzo degli utenti cinesi hanno perso dei soldi in seguito ad una frode online.