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Con Cat Lenses Snapchat permetterà di applicare filtri anche ai gatti

Snapchat ha notevolmente esteso la possibilità di inserire filtri nei contenuti multimediali dei suoi utenti, nell’ambito di un nuovo sistema che permetterà l’inserimento di spazi pubblicitari ottimizzato sul riconoscimento degli oggetti. Una delle conseguenze più divertenti è che adesso possiamo inserire filtri anche per i nostri gattini.
A cura di Juanne Pili
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Si chiama Cat Lenses la funzione di Snapchat che permetterà di aggiungere filtri anche al tuo gatto. Un esempio dei grandi passi compiuti dalla tecnologia e dal graduale inserimento di sistemi intelligenti nella vita di tutti i giorni è la possibilità, mediante il riconoscimento facciale, di aggiungere buffi cappelli e travestimenti vari nei nostri video. Ma questo è stato sempre possibile per gli umani, mentre oggi finalmente Snapchat ha lanciato un nuovo aggiornamento che permetterà anche ai nostri gattini di usufruire delle gioie che queste nuove tecnologie ci concedono.

Social network e gattini

Il nuovo social network ideato dagli studenti di Stanford Evan Spiegel, Bobby Murphy e Reggie Brown nel 2011 è cresciuto notevolmente conquistando il mondo, puntando sulle nuove generazioni. Uno dei segreti del suo successo, oltre all’introduzione delle storie, è stata la possibilità di far sparire i propri contenuti video nell’arco di 24 ore. Nel maggio 2018 la sua applicazione ha fidelizzato 250 milioni di utenti attivi quotidianamente. Se la possibilità di aggiungere filtri è stata rimossa dai live hangout di YouTube, dove i contenuti sono destinati a restare e si punta ad aumentare sempre più alla loro qualità, in una piattaforma come Snapchat dove si punta a video di immediata realizzazione e in continua rigenerazione, i filtri continuano a essere molto gettonati. Il riconoscimento non riguarderà solo i nostri amici felini. Fin dal novembre scorso i suoi sviluppatori avevano annunciato che questi sarebbero stati estesi agli animali, al cibo e tanto altro. Ma niente può conquistare maggiormente il cuore di un utente della Rete di una funzione che coinvolge dei gattini, per non parlare degli inserzionisti.

Gattini e marketing

Se questo passo avanti è stato reso possibile lo dobbiamo al brevetto di una funzione dalla visione ben più ampia. Si tratta di un sistema di pubblicità che utilizza il riconoscimento degli oggetti nell’inserimento dei filtri sponsorizzati dagli utenti. Una volta identificati gli elementi nelle immagini, si dà la possibilità di sovrapporre i marchi. Si tratta di un nuovo modo di intendere l'acquisto di spazi pubblicitari basati su parole chiave, orientato direttamente agli oggetti, persone e animali che appaiono nei vari contenuti multimediali. Questo sistema è integrato con quelli già esistenti, consistenti nei geofiltri che permettono la sovrapposizione delle immagini sulla base della posizione. Agli inserzionisti viene data invece la possibilità a pagamento di creare nuovi filtri per promuovere i loro brand.

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