Dopo la bocciatura iniziale, Consumer Reports ha confermato il suo giudizio negativo riguardante i nuovi MacBook Pro, i primi computer portatili della mela a non ottenere il certificato di raccomandazione da parte dell'organizzazione non profit che in oltre 80 anni di operatività ha guadagnato una grande credibilità. "In questo caso non pensiamo che riproporre i test sia giustificabile" ha spiegato in una nota. Prima di tutto perché uno dei motivi della bocciatura è la durata inconsistente della batteria: in alcuni test i MacBook Pro raggiungevano le 19 ore, in altri non superavano le 4 ore di autonomia.
"Abbiamo confermato le nostre rilevazioni con tre metriche differenti, quindi restiamo confidenti riguardo i ritrovamenti fatti con questi strumenti" ha continuato l'organizzazione. "Infine, monitoriamo i nostri test molto attentamente e sappiamo che le applicazioni hanno funzionato senza problemi per tutta la durata della prova". La risposta di Consumer Reports arriva dopo solo una settimana dalla dichiarazione del vicepresidente di Apple Phil Schiller riguardo alla recensione. "Lavoreremo con la testata per comprendere meglio la loro indagine" aveva spiegato. "I risultati non corrispondono a quelli dei nostri test intensivi svolti all'interno dei laboratori o in situazioni reali".
È la prima volta che Consumer Reports boccia un modello di MacBook Pro. A contribuire in maniera massiccia al giudizio sembra essere stata la durata della batteria, che a seconda dei test variava anche di diverse ore. La decisione di Consumer Reports, sebbene sia stata criticata da molti, si accosta a numerose segnalazioni da parte degli utenti riguardanti proprio la durata della batteria. Secondo un'indiscrezione pubblicata da Bloomberg, Apple avrebbe deciso di utilizzare una tecnologia vecchia per le batterie in modo da poter lanciare i nuovi portatili prima delle feste natalizie.