Coronavirus, come pulire il tuo smartphone senza danneggiarlo
Con l'arrivo del coronavirus in Italia non stupisce che in molti abbiano ritrovato la passione per la pulizia degli ambienti, anche se in realtà — una volta depositato su una superficie qualunque — il virus perde molta della sua carica virale fino a estinguersi in poche ore. Il discorso vale anche per smartphone e tablet: nonostante il loro ampio schermo touch contribuisca a renderli potenziali veicoli di germi, dal punto di vista della diffusione del coronavirus non rappresentano una particolare minaccia. Per tutti coloro che desiderassero comunque approfittare dell'occasione per dare una pulita ai propri dispositivi, il consiglio è però quello di utilizzare i prodotti giusti.
Come pulire gli schermi dei dispositivi
Per smartphone e tablet non è infatti consigliabile seguire le linee guida del ministero della salute per la pulizia delle superfici — che prevedono l'impiego di ammoniaca o disinfettanti a base alcolica. La composizione di queste soluzioni rischia infatti di danneggiare il rivestimento chimico dei touch screen, rendendoli permanentemente meno scorrevoli da utilizzare e più propensi a sporcarsi.
Meglio allora spegnere e scollegare del tutto il dispositivo da un'eventuale alimentazione elettrica, reperire un panno morbido e non abrasivo (magari in microfibra), immergere quest'ultimo in poca acqua e utilizzarlo per pulire la superficie del dispositivo con piccoli e delicati movimenti circolari — avendo cura di mantenerne un angolo asciutto per dare una seconda passata. Per i punti più difficili da raggiungere come le porte di ricarica è invece possibile utilizzare un cotton fioc.
Cosa usare oltre all'acqua
In commercio esistono soluzioni detergenti prive di alcool e progettate appositamente per gli schermi dei dispositivi elettronici. In alternativa è possibile diluire nell'acqua un quantitativo minimo di sapone per le mani e utilizzare questa soluzione, avendo però cura di effettuare passate di risciaquo e di non lasciare residui sulla superficie appena pulita; in ogni caso vanno assolutamente evitati prodotti aggressivi e solventi. Un'ultima soluzione è rappresentata da dispositivi portatili che uccidono batteri e virus irradiandoli con raggi UV-C e che però costano più di 70 euro: reperirne uno appositamente per neutralizzare una minaccia che gli esperti ritengono irrilevante potrebbe però essere una spesa inutile.