Facebook ha chiesto a tutti i suoi dipendenti di evitare i viaggi non essenziali in Cina a causa della diffusione dell'epidemia di Coronavirus. L'azienda di Menlo Park ha inoltre imposto a tutti i dipendenti che recentemente si sono recati in Cina di lavorare da casa. Nonostante il social network sia bandito e inaccessibile in Cina a causa delle restrizioni imposte dal governo, l'azienda possiede degli uffici nel paese e utilizza fornitori cinesi per la realizzazione dei suoi visori per la realtà virtuale prodotti da Oculus e dei dispositivi Portal. Alcuni dipendenti, quindi, viaggiano tra Stati Uniti e Cina per seguire questi progetti.
"Abbondando di cautela, abbiamo preso una decisione per proteggere la salute e la sicurezza dei nostri dipendenti" ha spiegato un portavoce dell'azienda. Facebook non è l'unica realtà ad aver chiesto ai suoi lavoratori di non recarsi in Cina; anche Razer, popolare marchio di prodotti per vidoegiocatori, ha preso misure di sicurezza simili. "La nostra azienda ha limitato i viaggi e chiesto ai dipendenti di lavorare da casa" ha spiegato un portavoce di Razer, che come molte altre aziende possiede diversi uffici in Cina e utilizza fornitori cinesi per i suoi prodotti.
Amazon ha invece spiegato di stare seguendo le linee guida dell'Organizzazione Mondiale della Sanità ma non ha specificato se ha limitato i viaggi in Cina dei suoi dipendenti. Apple, Google e Microsoft non hanno ancora annunciato nulla a riguardo. Questa particolare versione di Coronavirus, conosciuta come 2019-nCoV, sembra si sia diffusa a partire dalla città di Wuhan e ad oggi ha portato a 106 morti e oltre 4.000 contagi, con alcuni casi anche in occidente. L'US Centers for Disease Control and Prevention ha chiesto a tutti i cittadini di evitare i viaggi non necessari nel paese.