Cosa stanno facendo in orbita i turisti spaziali di Inspiration4

Il loro viaggio in orbita intorno alla Terra è partito ieri, quando in Italia erano le 6 del mattino di giovedì 16 settembre, e rimarranno nello spazio fino a sabato 18 settembre, quando la navicella Resilience li trasporta atterrerà sul nostro pianeta. I quattro membri della missione Inspiration4 stanno facendo parlare di sé da giorni: si tratta infatti dei primi 4 civili spediti in una missione nello spazio senza che dell'equipaggio faccia parte alcun membro tecnico appartenente a una agenzia spaziale. Il volo che stanno effettuando in effetti è molto diverso da quelli organizzati a luglio dalla Blue Origin di Jeff Bezos e dalla Virgin Galactic di Richard Bronson
I turisti a bordo della navicella potranno innanzitutto osservare lo spazio che li circonda a 360 gradi, a differenza di quanto è concesso di fare alla maggior parte degli astronauti. Sul muso della capsula è stata infatti una cupola panoramica – una finestra in vetro a tre strati che darà ai passeggeri una visuale panoramica del nostro pianeta per tutta la durata della missione. Durante i tre giorni di missione non mancherà la possibilità di pranzare (uno dei partecipanti ha esplicitamente richiesto della pizza) o dedicarsi agli altri bisogni primari, come dormire o utilizzare i servizi igienici. Anche se lo spazio all'interno della navicella strettamente legato al viaggio è di appena 9,2 metri cubi, il modulo da carico del quale è dotata estende il volume a circa 37 metri cubi, che gli ingegneri responsabili della missione hanno organizzato per ospitare esperimenti, provviste di cibo e acqua e tutto il necessario per rimanere nello spazio per ore e ore.
Gli esperimenti assegnati all'equipaggio sono l'attività più attesa dal punto di vista dell'importanza della missione. Nello specifico, i quattro turisti spaziali si sottoporranno a esami a ultrasuoni, elettrocardiogramma, misurazione di livelli di ossigeno e ritmo cardiaco e altri test incentrati su salute e attività fisiche. Lo scopo è quello di monitorare parametri e segni vitali di persone comuni, da contrapporre alla mole già copiosa di dati raccolti da astronauti con un addestramento tecnico e fisico di tipo professionale: in questo modo gli scienziati che confronteranno le informazioni sperano di saperne di più sul comportamento dell'organismo umano in assenza di gravità.