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Cosa succede sei fai uno screenshot alle foto che si autodistruggono su WhatsApp

La novità lanciata negli scorsi giorni ricalca quanto è già possibile fare da tempo all’interno di app come Snapchat e Instagram ma funziona in modo leggermente diverso: i destinatari di questi messaggi possono infatti registrare il contenuto di quanto viene loro inviato senza che i destinatari ricevano alcuna notifica.
A cura di Lorenzo Longhitano
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Gli sviluppatori di WhatsApp hanno lanciato in questi giorni una novità attesa da tempo all'interno dell'app: la possibilità di inviare foto e video che si autodistruggono subito dopo essere stati visti. La novità ricalca quanto è già possibile fare da tempo all'interno di app come Snapchat e Instagram, ma in realtà funziona in modo leggermente diverso: i destinatari di questi messaggi possono infatti registrare il contenuto di quanto viene loro inviato utilizzando la funzione di screenshot e di registrazione dello schermo — il tutto senza che il mittente non riceva alcuna notifica al riguardo.

Come funzionano foto e video temporanei su WhatsApp

Alcuni mesi dopo aver lanciato le chat temporanee che si cancellano da sole, i gestori di WhatsApp hanno introdotto all'interno dell'app un'altra funzionalità mutuata da piattaforme avversarie come Telegram: foto e video che si cancellano dalla memoria del telefono dei destinatari dopo essere stati visualizzati. La novità ha debuttato pochi giorni fa e per utilizzarla basta premere il tasto con il simbolo di un timer che gli sviluppatori hanno aggiunto nell'interfaccia di WhatsApp che si presenta nel momento di spedire uno di questi contenuti.

Troppo facile aggirare la protezione

I contenuti multimediali inviati in questo modo hanno la peculiarità di cancellarsi da soli dalla memoria del telefono dei destinatari dopo essere stati fruiti, ma questo non li rende intrinsecamente a prova di violazione. I destinatari possono sempre memorizzare foto e video con strumenti secondari ma molto semplici da usare, come quelli che i sistemi operativi Android e iOS offrono ormai di serie: dalla cattura degli screenshot alla registrazione video di quel che appare sullo schermo.

L'avviso di WhatsApp

A discolpa di WhatsApp va detto che la schermata introduttiva che spiega il funzionamento dei contenuti ad autodistruzione spiega chiaramente che screenshot e registrazioni secondarie sono permessi e non inviano notifiche ai destinatari, ma l'avviso può facilmente finire ignorato dagli utenti meno scrupolosi. D'altro canto inoltre non è chiaro perché gli sviluppatori non si siano sforzati di implementare un sistema di notifica rudimentale che avvisa per lo meno i mittenti quando i destinatari duplicano un contenuto ricevuto, scoraggiando questi ultimi dall'intraprendere azioni simili.

Per come stanno le cose insomma inviare contenuti sensibili su WhatsApp resta una pessima idea. Posto che foto e video compromettenti dovrebbero rimanere sempre e solo sul dispositivo del proprietario, se condividere questo materiale diventa una vera e propria impellenza ci sono piattaforme migliori da scegliere per farlo.

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