Cowl, Google e Mozilla insieme per rendere la navigazione sul Web più sicura
Google e Mozilla insieme per rendere la navigazione sul Web più sicura. E' questa l'idea che sta a monte del progetto portato avanti dai ricercatori di Google e di Mozilla per realizzare un'applicazione dedicata agli sviluppatori al fine di rendere i browser più sicuri, impedendo che eventuali codici "maliziosi" nelle pagine web possano sottrarre informazioni personali per poi indirizzarle a terzi. La nuova applicazione, dal nome Cowl, acronimo di "Confinement with Origin Web Labels", è stata presentata al meeting Usenix di Broomfield, in Colorado, e sarà scaricabile a partire dal 15 ottobre da cowl.ws.
Il sistema usato da questa nuova applicazione si basa, però, su una proprietà chiamata "confinamento", nota fin dagli anni '70, ma che è difficile da mettere in pratica in programmi come i browser. Ecco, quello che sono riusciti a fare i ricercatori dei due partners con sede a Mountain View, è quello di fare in modo che Cowl "confini" i programmi eventualmente contenuti in una pagina web, permettendo loro di ricevere le informazioni dell'utilizzatore, ma impedendo loro di condividerla con terzi non autorizzati.
L'applicazione, secondo quanto spiegato dai ricercatori, può essere usata senza compromettere la velocità del browser, risolvendo quindi uno dei problemi che più affligge la navigazione su Internet da browser. Durante la presentazione la convegno si è visto come Cowl possa essere usato per preparare ad esempio un editor di documenti, un password manager e un sito che include database di terze parti, tutte inattaccabili dal punto di vista della privacy dell'utilizzatore.
Quindi, se un programma JavaScript, incorporato all'interno di un sito web, legge le informazioni fornite da un altro sito web, legittimamente o meno, Cowl consente ai dati di essere condivisi, ma fa in modo che l'applicazione non autorizzi l'invio di informazioni a terzi. Di conseguenza, il sito che condivide i dati mantiene il controllo sulla sicurezza, anche dopo la condivisione delle informazioni all'interno del browser. Un passaggio quindi fondamentale che potrà davvero contrastare fenomeni malevoli che affollano la Rete.