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CrashDetech, l’app che ti salva la vita in caso di incidente

CrashDetech è un’applicazione nata in Africa che, grazie all’utilizzo dei vari sensori inseriti all’interno dello smartphone, riesce a comprendere quando l’auto viene coinvolta in un incidente e ad inviare automaticamente una richiesta di soccorso alle autorità.
A cura di Marco Paretti
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Negli incidenti la tempestività è tutto: riuscire a dare l'allarme per tempo è l'elemento principale che può portare alla salvezza di chi è rimasto coinvolto in uno scontro. Il problema è che, in caso di assenza di testimoni o di lentezza nella segnalazione, i soccorsi potrebbero tardare troppo. A cercare di porre un freno a questo problema è CrashDetech, un'applicazione nata in Africa che, grazie all'utilizzo dei vari sensori inseriti all'interno dello smartphone, riesce a comprendere quando l'auto viene coinvolta in un incidente e ad inviare automaticamente una richiesta di soccorso alle autorità.

L'origine dell'applicazione non è un caso: in Africa muoiono circa 47 persone ogni giorno in incidenti, che risultano essere maggiori nei paesi più poveri. Anche a causa di una mancanza di sistemi di sicurezza verso la quale CrashDetech vorrebbe rappresentare una soluzione tecnologica. L'app analizza quindi l'andamento della vettura e, in caso di schianto, ne registra l'entità attraverso il giroscopio e gli altri sensori inseriti nello smartphone. A questo punto può registrare la posizione dell'impatto grazie al GPS per poi inviare tutti i dettagli sull'incidente alle autorità più vicine. Inoltre, l'app invia tutti i dettagli medici sul guidatore, come il gruppo sanguigno ed eventuali allergie.

Insomma, CrashDetech azzera le tempistiche di segnalazione, riducendo ulteriormente il tempo di risposta da parte dei soccorsi e aumentando le probabilità di sopravvivenza di chi resta coinvolto in uno schianto. Un'eventualità particolarmente importante proprio nelle zone più sperdute, dove un incidente potrebbe non essere nemmeno visto da testimoni, con conseguente mancata segnalazione ai centri di emergenza. Lanciata da sei mesi, l'applicazione ha conquistato la fiducia di 3.000 persone, ma gli sviluppatori contano di raggiungerne 500.000 nel corso dei prossimi mesi grazie ad un'importante campagna marketing. Il prossimo passo è quello di uscire dall'Africa, raggiungendo Australia e Stati Uniti.

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Giornalista dal 2002 specializzato in nuove tecnologie, intrattenimento digitale e social media, con esperienze nella cronaca, nella produzione cinematografica e nella conduzione radiofonica. Caposervizio Innovazione di Fanpage.it.
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