Si chiama homeschoolimg, istruzione domiciliare, ed è uno dei temi più cercati delle ultime settimane. D'altronde il giorno del rientro a scuola si avvicina e molte famiglie stanno valutando, in assenza di una didattica a distanza al 100% come quella che ha caratterizzato l'ultima metà dell'anno, una modalità di educazione alternativa che i giovani possano svolgere da casa. L'istruzione domiciliare rappresenta infatti una tipologia di istruzione che deroga ai genitori l'insegnamento delle materie, previa autorizzazione da parte della scuola e sostenendo un esame di identità dopo ogni anno scolastico. In queste settimane le ricerche relative all'homeschooling sono diventate sempre più popolari su Google.
Osservando il grafico dei trend del motore di ricerca, infatti, si nota che a partire da marzo le ricerche sull'istruzione domiciliare hanno iniziato ad aumentare, riscontrando una grossa crescita durante l'estate e un picco di popolarità nel corso delle ultime settimane, cioè nel periodo a ridosso del rientro a scuola. Dopo il 15 agosto, infatti, il numero di ricerche del termine "homeschooling" è esploso coinvolgendo principalmente le regioni del nord e centro Italia. Un dato probabilmente dovuto alle paure delle famiglie riguardo alla riapertura delle scuole prevista in presenza a partire dal prossimo 14 settembre.
Se però da un lato è vero che la costituzione italiana consente di impartire questa tipologia di istruzione che vive al di fuori delle istituzioni pubbliche e private (fatti salvi l'autorizzazione della scuola e l'esame annuale), dall'altro lo è anche il fatto che non tutte le famiglie sono idonee a questo tipo di istruzione. Come spiega il sito del Ministero, infatti, "i genitori qualora decidano di avvalersi dell’istruzione parentale devono rilasciare al dirigente scolastico della scuola più vicina un’apposita dichiarazione, da rinnovare anno per anno, circa il possesso della capacità tecnica o economica per provvedere all’insegnamento parentale. Il dirigente scolastico ha il dovere di accertarne la fondatezza". Dopo ogni anno, inoltre, "il minore è tenuto a sostenere un esame di idoneità all’anno scolastico successivo in qualità di candidati esterni presso una scuola statale o paritaria, fino all’assolvimento dell’obbligo di istruzione. La scuola che riceve la domanda di istruzione parentale ed il sindaco sono tenuti a vigilare sull’adempimento dell’obbligo scolastico dell’alunno".