Da Amazon a Sony, le aziende stanno abbandonando il Mobile World Congress per paura del Coronavirus
Più di 100mila visitatori provenienti da oltre 200 Paesi, un giro d'affari di oltre 500 milioni di euro, e anticipazioni sulla tecnologia che verrà. È questo il Mobile World Congress di Barcellona, la tradizionale kermesse annuale catalana, nonché l'evento tecnologico che più sta risentendo dei problemi provenienti dalla forte diffusione del coronavirus cinese.
Amazon, Sony, Ericsson e Nvidia sono solo alcune delle aziende che, per motivi di sicurezza, hanno deciso di non partecipare alla fiera, una fiera che già prima di iniziare sta registrando un calo di visitatori quantificato in almeno 30mila persone.
Lg è stata la prima azienda ad abbandonare
"LG Electronics sta monitorando attentamente la situazione relativa alla epidemia di coronavirus, dichiarata recentemente emergenza globale dall'Organizzazione mondiale della sanità a seguito della sua diffusione al di fuori della Cina" – si legge in una nota del colosso coreano diramata la scorsa settimana – "Poiché la sicurezza di dipendenti, partner e clienti è una priorità per LG, l’azienda ha deciso di ritirarsi e di non partecipare al Mwc 2020 che si terrà a Barcellona, in Spagna, alla fine di questo mese. Questa decisione azzera il rischio di esporre centinaia di dipendenti di LG a viaggi internazionali, data la situazione sempre più restrittiva dovuta alla continua diffusione del virus. In alternativa alla partecipazione al Mwc, LG organizzerà nel prossimo futuro degli eventi dedicati per annunciare i nuovi prodotti mobile 2020. LG Electronics ringrazia i suoi sostenitori e il pubblico per la comprensione in questo momento difficile e impegnativo".
Anche Ericsson e Asus hanno disertato il Mobile World Congress 2020
Molto importante anche l'abbandono di Ericsson, da sempre uno dei player più importanti della fiera, che ha deciso di ritirare la sua partecipazione al Mobile World Congress 2020 e di lasciare vuota la zona nella quale avrebbe dovuto costruire il suo stand, uno dei più grandi della fiera. "La salute e la sicurezza dei nostri dipendenti, dei nostri clienti e altre parti interessate, sono la nostra massima priorità" – ha comunicato l'azienda in una nota stampa – "Questa decisione non è stata presa alla leggera. E' un peccato, ma crediamo fermamente che la decisione commerciale più responsabile sia quella di ritirare la nostra partecipazione all'evento di quest'anno".
Stessa identica decisione anche per Asus, azienda che non avrebbe dovuto organizzare nessuna conferenza stampa, ma che ha comunque deciso di ufficializzare il suo abbandono al Mobile World Congress 2020: "Considerando le attuali circostanze, Asus EMEA ha deciso di annullare la sua partecipazione al Mobile World Congress 2020", si legge in una nota rilasciata dall'azienda.
ZTE parteciperà, ma non terrà conferenze stampa
Dopo un rumor poco preciso, nel quale si anticipava il totale abbandono da parte di ZTE, l'azienda cinese ha confermato la sua partecipazione alla più importante fiera del mobile, sottolineando però che non terrà alcuna conferenza stampa: la scelta è stata giustificata dai problemi causati dal virus e i conseguenti ritardi per i visti anche se, in realtà, sarebbero proprio situazioni come un'affollata conferenza stampa quelle da evitare.
Fuori dai giochi anche Amazon ed HP
Un nuovo colpo per l ‘organizzazione dell'evento è arrivato nelle ultime ore anche da Amazon, che si è unita alle altre aziende ed ha deciso di non partecipare alla conferenza mondiale della telefonia mobile, nonostante avesse l'importante ruolo di sponsor: "A causa delle continue preoccupazioni per il nuovo coronavirus, Amazon si ritirerà dalla partecipazione al Mobile World Congress", ha comunicato una fonte ufficiale all'agenzia Efe.
Anche Sony e Nvidia hanno abbandonato la fiera
Sony avrebbe dovuto tenere una conferenza stampa il primo lunedì della fiera, ma da pochissimo ha confermato che non parteciperà all'evento, che non avrà uno stand e che la sua presentazione sarà trasmessa in streaming: "Sony ha monitorato attentamente la situazione in evoluzione in seguito al nuovo scoppio del coronavirus, che è stato dichiarato un'emergenza globale dall'Organizzazione mondiale della sanità il 30 gennaio 2020" – si legge in un estratto del comunicato stampa dell'azienda – "Poiché diamo la massima importanza alla sicurezza e al benessere dei nostri clienti, partner, media e dipendenti, abbiamo preso la difficile decisione di ritirarci dall'esibizione e dalla partecipazione al MWC 2020 di Barcellona, in Spagna."
La decisione dell'azienda giapponese è stata anticipata di qualche ora da Nvidia che, così come la maggior parte delle aziende più importanti, ha comunicato ufficialmente che non parteciperà alla fiera: "Dati i rischi di salute pubblica attorno al coronavirus, assicurare la sicurezza dei nostri colleghi, partner e clienti è il nostro primario interesse", si legge in una nota pubblicata nel blog ufficiale dell'azienda.
Chi parteciperà al Mobile World Congress
Ironia della sorte, le aziende che non hanno ancora deciso di annullare la propria partecipazione al Mobile World Congress 2020 sono proprio quelle cinesi. Xiaomi, Honor e Huawei parteciperanno in maniera attiva alla fiera e presenteranno nuovi dispositivi rivolti alle tecnologie 5G: per le prime due non dovrebbero esserci momenti importanti di contatto con membri della stampa ed operatori, mentre è molto probabile che Huawei non inviterà personale proveniente dalla sede generale in Cina, puntando tutto sui dipendenti provenienti dalle sedi dislocate nell'Unione Europea: "Teniamo sotto controllo la situazione e dobbiamo qdeguarci internamente al problema, agiremo sempre responsabilmente", ha dichiarato un portavoce di Huawei.
E sempre provenienti dalla Cina, Oppo, Motorola, Lenovo e Qualcomm hanno confermato la loro partecipazione all'evento, ma anche per queste aziende il contatto con la stampa e il pubblico sarà limitato e controllato.
La posizione di GSMA: "Evitate le strette di mano"
La realtà dei fatti, è che gli organizzatori della fiera hanno deciso di rompere il silenzio solo da poco. Per tutto il periodo più caldo del coronavirus, GSMA è praticamente stata sempre in silenzio, fino alla pubblicazione di uno statement con il quale si invitava i partecipanti ad adottare una politica di "non-contatto": l'organizzazione della fiera ha infatti consigliato di non toccare le altre persone ed evitare di stringersi le mani.
Sarà, ma la questione è ben più complessa. Perché è pur vero che raddoppiando il personale destinato all'igienizzazione della location, implementando degli scanner termici, mettendo a disposizione igienizzanti, evitando l'ingresso alla kermesse di tutte le persone in arrivo dalla provincia focolaio dell'epidemia e di tutte le persone che sono state in Cina negli ultimi 14 giorni (sono queste, sostanzialmente, le misure di sicurezza della fiera) si potrebbero "limitare i danni", ma il Mobile World Congress è un'evento fatto di nuovi dispositivi, device che vengono provati e toccati da migliaia di persone ogni giorno che, considerando che un coronavirus può sopravvivere sulle superfici per circa 9 giorni, dovrebbero essere igienizzati ad ogni utilizzo. Insomma, è impossibile.
"Oltre a tutte le misure sanitarie e di sicurezza messe in atto" – si legge in una nota di Gsma – "stiamo collaborando con le autorità sanitarie spagnole, i partner della città ospitante e le altre agenzie coinvolte per rassicurare i partecipanti e gli espositori che la loro salute e sicurezza sono la principale preoccupazione".
Ma l'unico motivo per il quale l'organizzazione non annulla totalmente l'evento, è puramente economico: per regolamento se un'azienda annulla la sua partecipazione superato il periodo limite, non ha diritto ad un rimborso economico; viceversa, se è l'organizzazione ad annullare l'evento, tutti i partecipanti dovrebbero riavere indietro tutte le somme che hanno pagato al momento dell'iscrizione.
Anche il sindaco di Barcellona, Ada Colau, ha chiesto di non alimentare ciò che ha chiamato "allarme sociale" e si è detta più che convinta che il Mobile World Congress 2020 "potrà svolgersi in perfetta normalità".