“Da fallito a milionario”: attenzione alla truffa che sfrutta il nome di Marco Baldini
Da qualche mese, in particolare su Facebook, gira la notizia che Marco Baldini, famoso deejay ed ex spalla di Fiorello che in passato ha avuto non pochi problemi finanziari, sia diventato milionario grazie ai bitcoin, le criptovalute. Va detto subito che si tratta di una fake news, cioè di una bufala, e che lo stesso Baldini è stato tirato in ballo senza saperne nulla. E viste le tante segnalazioni ricevute, e i tanti post (sponsorizzati) circolati su Facebook, lo stesso Baldini si è visto costretto, ormai più di un mese fa, a denunciare tutto alla polizia postale, a quanto sembra con scarso risultato. Infatti la notizia, sempre sponsorizzata su Facebook, ancora circola e in una si legge: "Mi sono rimesso in carreggiata, dopo essere stato dichiarato fallito, usando questo metodo. ‘Chiunque può fare lo stesso' – La rivelazione e la spiegazione su come fare spiegata in TV". Il fatto reale è che Baldini non ha mai utilizzato un inesistente metodo per guadagnare con i Bitcoin né è mai intervenuto in televisione per parlarne. E non si capisce come, dopo le tante segnalazioni e dopo la denuncia del diretto interessato, Facebook permette ancora di "sponsorizzare" una simile notizia palesemente falsa.
Il fatto in questione, quindi la truffa, vede come protagonista, non certamente voluto, Marco Baldini, nome conosciuto per essere stato un famoso deejay, ex spalla di Fiorello quando i due sembravano una coppia dello spettacolo inossidabile, ma anche per aver avuto gravi problemi finanziari per via del gioco. Senza entrare nel dettaglio delle vicende di Baldini, sicuramente chi ha avuto intenzione di promuovere "metodi veloci per fare soldi" ha pensato che Baldini fosse la persona giusta per veicolare la falsa notizia che nasconde una truffa per rubare i dati personali. E la notizia era che lui, con gravi problemi finanziari, fosse improvvisamente diventato milionario grazie ai bitcoin. Da quello che si vede, questa è una classica notizia falsa, maldestramente orchestrata. E quale piattaforma migliore per farla girare? La risposta per coloro che avevano interesse a far girare una simile notizia è stata sicuramente Facebook.
Nelle scorse settimane la notizia ha iniziato a girare a girare, in alcuni casi con il nome volutamente sbagliato in "Badlini", ma la faccia era proprio quella di Marco Baldini. Quello che tutti hanno notato è che la notizia falsa fosse pure "sponsorizzata", la formula che permette a chiunque gestisce una pagina pubblica di condividere una notizia pagando una piccola somma, con la sicurezza di poter accedere ad un bacino di utenti molto ampio. Ma il controllo che la notizia fosse palesemente falsa per Facebook non è mai scattato.
Viste le tante segnalazioni, lo stesso Baldini ad inizio gennaio di quest'anno si è visto costretto a denunciare tutto alla polizia postale. Ma, da quello che si vede ancora in questi giorni, nulla è cambiato. La notizia gira ancora su Facebook come "sponsorizzata" avendo sempre come protagonista Marco Baldini. In una si legge: "Mi sono rimesso in carreggiata, dopo essere stato dichiarato fallito, usando questo metodo. ‘Chiunque può fare lo stesso' – La rivelazione e la spiegazione su come fare spiegata in TV".
Per non parlare dei problemi che Baldini ha dovuto subire in relazioni ad altre persone tirate in ballo da questa vicenda come Francesca Fialdini e Franco Di Mare, i due conduttori della trasmissione "Uno Mattina" del 2017, ai quali Baldini avrebbe promesso lauti guadagni investendo solo 250€ in bitcoin, per dimostrare la validità del suo metodo. Tutto falso ovviamente. Ma qualcuno può cascarci.
Quello che davvero sorprende di questa vicenda è il fatto che Facebook, nonostante tutto quello che è successo e nonostante l'evidenza che si tratti di una notizia falsa, continui a permettere non solo la circolazione della notizia stessa sulla piattaforma, ma anche, aspetto non secondario, che questa venga pure "sponsorizzata". E' come dire che Facebook sponsorizzi le notizie false, ma, al tempo stesso, lamenta della diffusione delle fake news. Una situazione paradossale.