Da oggi TikTok eliminerà i video che negano l’olocausto e promuovono il fascismo
Rispetto a Facebook, Twitter e Instagram, TikTok è una piattaforma social ancora decisamente giovane, eppure il fatto che sia già stata scaricata da più di un miliardo e mezzo di persone la sta costringendo a maturare ed evolversi più velocemente rispetto a quanto abbiano dovuto fare le altre. Per questo motivo gli amministratori hanno appena aggiornato le linee guida dedicate agli utenti – ovvero il regolamento che questi sono tenuti a seguire se vogliono evitare che i loro contenuti vengano eliminati; tra le ultime regole introdotte ce n'è una che vieta di pubblicare contenuti che neghino l'Olocausto e altri eventi di natura violenta e ben documentata.
L'aggiornamento è dell'8 gennaio ed è stato accompagnato da un intervento sul blog della piattaforma, nel quale gli sviluppatori affermano di voler rendere il social un ambiente protetto e accogliente. Per farlo – continuano i responsabili di TikTok nel loro intervento – si è reso necessario aggiornare il regolamento del social rendendo più chiare alcune delle norme già vigenti, specificandone di ulteriori e raggruppando tutte le violazioni in 10 categorie distinte.
Una delle sezioni più importanti è quella nella quale ricade il divieto chiaramente formalizzato in quest'ultimo aggiornamento, ovvero la sezione dell'incitamento all'odio. Al suo interno è espresso chiaramente il divieto di utilizzare TikTok per formulare attacchi a gruppi specifici e minoranze sulla base di criteri come "razza, etnia, nazionalità, religione, casta, sesso, orientamento sessuale, identità di genere, disabilità o malattia o condizione di immigrazione". Una sottosezione di questo capitolo è esplicitamente dedicata alle ideologie basate sull'odio, e nello specifico vieta di pubblicare "loghi, simboli, bandiere, slogan, uniformi, saluti, gesti, ritratti, illustrazioni o nomi di individui correlati a tali ideologie", ma anche "contenuti che neghino l'effettivo accadimento di eventi violenti ben documentati" e "musica o testi che promuovono ideologie basate sull'odio".
Il riferimento indiretto più eclatante è chiaramante ai negazionisti dell'Olocausto e alle ideologie suprematiste di qualunque genere: bandendo queste tipologie di contenuti TikTok spera di mettere alla porta chi vuole sfruttare la piattaforma per diffondere ideologie tossiche, che invece su altri social nati in tempi meno tumultuosi ha trovato terreno fertile per guadagnare proseliti e seguaci.