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Da social network a fonte di notizie: Facebook punta sui contenuti di qualità

Quello di Facebook è davvero un “giro di vite” per combattere il click baiting sulla propria piattaforma. Una pratica che non piace all’80% degli utenti del più grande social network. “Facebook può essere il luogo dove comunicare, giocare, ma anche informarsi, trovando notizie di qualità e non solo di bassa lega” ci dice Vincenzo Cosenza.
A cura di Francesco Russo
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Quello di Facebook è davvero un "giro di vite" contro il click baiting, pratica molto diffusa sul social network attraverso la quale si attira l'attenzione degli utenti con titoli altisonanti, senza aggiungere nulla di più sulla notizia in sè ma solo un link accompagnato da un "guardate qui —–>". Una pratica che all'80% degli utenti Facebook non piace, parere fondamentale per passare dunque alla fase successiva. Ebbene, da oggi questa pratica, grazie al nuovo, ed ennesimo, aggiornamento dell'algoritmo verrà penalizzata, dando invece risalto a quei post che aggiungeranno qualche info in più sulla notizia, in modo tale che l'utente possa decidere chiaramente, stavolta, di cliccare oppure no. Un'operazione che sta facendo molto discutere, come sempre accade ad un aggiornamento di algoritmo, ma che va nella direzione ormai segnata da tempo dallo stesso fondatore, Mark Zuckerberg, di far diventare Facebook fonte di notizie, puntando sulla qualità.

La conseguenza diretta di questo aggiornamento sarà quindi quella di ripulire la time line degli utenti di tutti quei post usavano quella pratica per attirare click e visite sui siti degli utenti, spesso non proprio contenti di farlo, dando rilievo a notizie che offrono qualche spunto in più. Questo evidentemente si rifletterà anche sui siti, specie quelli di notizie, che nelle prossime ore o settimane, vedranno qualche risultato. Si perchè sono proprio i siti di notizie quelli maggiormente coinvolti dalle conseguenze di questo aggiornamento. Come riportato da alcuni studi nelle settimane scorse, Facebook è sempre più il principale referral dei siti di news, di conseguenza, uno scossone lo si vedrà proprio in questo ambito. Sono infatti molti i siti di news, anche italiani, che hanno fatto uso di questa pratica.

E in questo contesto, un recente rapporto di Parse.ly, "The Authority report", evidenzia come Facebook stia crescendo come principale fonte per i siti di notizie. Alla data di Marzo 2014, Facebook si piazza dietro Google, quindi un risultato eccezionale. E quindi, seguendo anche questi dati, l'aggiornamento dell'algoritmo garantirà a Facebook maggiore qualità e maggiore possibilità di crescita come fonte principale di notizie.

E per capire meglio le mosse di Facebook, in virtù di questo nuovo e importante aggiornamento, abbiamo chiesto un parere ad un esperto come Vincenzo Cosenza, social media analyst, tra i più importanti in Italia e in Europa, e fondatore del primo Osservatorio Facebook in Italia:

Da un po' di tempo Facebook si sta muovendo su un doppio binario: fare moral suation nei confronti degli editori per migliorare la qualità dei contenuti e implementare modifiche all'algoritmo per limitare la visibilità di contenuti di bassa qualità.

Quest'ultima mossa dovrebbe dare un segnale forte ai siti acchiappa click e di basso valore contenutistico. Non penso si accaniranno contro editori grandi, ma verso pagine "truffaldine" che ti promettono un certo contenuto, ma che dopo il link ne offrono un altro.

Dunque, lo scopo è davvero quello diventare la prima fonte di notizie, migliorando la qualità?

Lo scopo è soprattutto far capire che Facebook può essere il luogo dove comunicare, giocare, ma anche informarsi, trovando notizie di qualità e non solo di bassa lega.

Il parere di Cosenza chiarisce ancora di più quale sia l'intento di questa operazione. Facebook da battaglia a quei siti "truffaldini" che da oggi avranno un bel da fare per attirare l'attenzione dei propri lettori/utenti. E del resto, a fronte di una platea di oltre 1,3 miliardi di utenti, questa sembra essere l'azione necessaria per raggiungere e ottenere qualità nei contenuti. Ma ovviamente di aggiornamenti ce ne saranno altri.

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