Decreto del Fare: il rilancio dell’ economia passa anche per l’ Agenda Digitale
Approvato Sabato scorso dal Consiglio dei Ministri, il c.d. Decreto del Fare si pone l' obiettivo di rilanciare l' economia italiana attraverso un fitto piano di incentivi e di rivalutazione delle risorse digitali. Sull' ultimo punto, infatti, appare piuttosto ampia l' argomentazione dedicata alla c.d. Agenda Digitale, una rivisitazione di quella approvata nel Dicembre dello scorso anno che nonostante le ambizioni, non aveva inciso nella sua applicazione.
Il primo passo per l' attuazione concreta dell' Agenda Digitale, dunque, è l' istituzione di una cabina di regia "presieduta dal Presidente del Consiglio dei Ministri o da un suo delegato e composta dal Ministro dello sviluppo economico, dal Ministro per la pubblica amministrazione e la semplificazione, dal Ministro per la coesione territoriale, dal Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca, dal Ministro della salute, dal Ministro dell'economia e delle finanze, da un Presidente di regione e da un Sindaco designati dalla Conferenza Unificata".
Particolarmente interessante risulta l' argomentazione di cui all' art. 14 dedicato alle Misure per favorire la diffusione del domicilio digitale. Viene, infatti, accelerata la digitalizzazione della documentazione dei cittadini che possono ora richiedere una casella di posta elettronica certificata (PEC) e la relativa produzione di una Carta d' Identità volta alla realizzazione del c.d. Domicilio Digitale. Entro il 31 Dicembre 2013, poi, è prevista la programmazione presso Regioni e Province autonome del Fascicolo Sanitario Elettronico attraverso il quale sarà possibile monitorare la saluta dei cittadini ed archiviare tutte le relative informazioni attraverso un sistema di cloud computing.
Non meno rilevante è, poi, l' aspetto dedicato alla diffusione del Wi-Fi libero che sarà simile a "come avviene in molti Paesi Europei" (probabilmente facendo tacito riferimento alla Direttiva 2008/63/CE che prevede determinate condizioni per l' installazione dei router da parte dei gestori). Sul punto, l' Agenda Digitale punta ad una liberalizzazione dei collegamenti senza fili e "non richiederà più l'identificazione personale dell'utilizzatore". In compenso, sarà ugualmente necessaria la tracciabilità dei dispositivi collegati alla rete che potrebbe avvenire attraverso la ricezione di un codice segreto attraverso email o SMS.