Un gruppo di pesci è riuscito a finire un videogioco della serie Pokémon. Sembra impossibile, eppure è successo davvero: in 3.195 ore i pesci sono riusciti a terminare l'avventura della terza generazione di Pokémon semplicemente nuotando nella loro vasca. Lo hanno fatto in diretta streaming sul canale di Mutekimaru, dove gli utenti più coraggiosi hanno potuto seguire le "avventure" videoludiche di quattro pesci. Così, dall'inizio della storia fino alla sconfitta del campione della regione Hoenn, gli inusuali videogiocatori sono diventati in poco tempo delle star del web.
Ma com'è stato possibile raggiungere questo risultato con dei pesci che, chiaramente, non sapevano di essere al comando di un videogioco? Con un metodo piuttosto ingegnoso: la vasca è stata suddivisa in zone, ognuna delle quali associata a un pulsante del GameBoy. Quando un pesce nuota all'interno di un'area, quel pulsante viene attivato e agisce sul gioco. Per mantenere in salute i pesci, l'autore li scambia ogni 12 ore: gioca solo uno di loro alla volta. In questo modo i pesci sono riusciti a muoversi, combattere e terminare il gioco semplicemente nuotando. Lo stanno ancora facendo: attualmente sono impegnati nella ricerca del Pokémon leggendario Regice.
L'idea alla base dello stream riprende un altro popolare fenomeno chiamato Twitch Plays Pokémon. Nato nel 2014, è stato l'inizio di una serie di contenuti simili basati sullo stesso approccio: in questo caso a controllare il gioco è la chat di Twitch, che può osservare in diretta i risultati dei suoi input. Ovviamente si tratta di sessioni estremamente caotiche, ma per lo meno chi le affrontava sapeva quello che doveva fare, al netto di chi provava solamente a rovinare il gioco agli altri con comandi opposti. La chat è riuscita a terminare il gioco in 16 giorni. I pesci, invece, seguono l'idea alla base del teorema della scimmia instancabile, secondo il quale una scimmia che prema a caso i tasti di una macchina da scrivere all'infinito quasi certamente riuscirà a comporre qualsiasi testo prefissato, come la Divina Commedia.