Dick Costolo in un’intervista spiega i motivi delle sue dimissioni da Twitter
E' stata sicuramente la notizia della settimana quella delle dimissioni del CEO di Twitter, Dick Costolo, alla guida dell'azienda dal 2010. Una scelta che è arrivata inaspettata, ma che nell'ambiente di Wall Street era nell'aria da tempo. I problemi di Costolo in effetti sono arrivati proprio da lì. Quello che nel 2013 è stato un suo grande successo ha finito poi per essere, forse, la vera motivazione per cui ha lasciato il suo incarico. Le pressioni degli investitori che premevano affinchè la piattaforma aumentasse il numero degni iscritti, evidentemente si erano fatte molto pesanti. E a poco sono servite i vari miglioramenti introdotti in questi mesi. Ma Dick Costolo in un'intervista a Bloomberg, la prima dopo le sue dimissioni, spiega le motivazioni e fa luce su quello che sarà il suo futuro.
Dal 1° luglio Twitter avrà un nuovo CEO ad interim, Jack Dorsey, in attesa che la commissione dei tre membri del board decida quale dovrà essere il nome che dovrà guidare Twitter nel momento più difficile da quanto è stata creata, ormai nel 2006. Nell'intervista Costolo dichiara che le sue intenzioni di dimettersi risalgono alla fine dello scorso anno, un momento delicato per l'aziende in quanto dal punto di vista finanziario si attendevano i dati della svolta che in effetti non ci sono stati. E' evidente che anche questo passaggio ha influito sulla decisione di Costolo, entrato in Twitter nel 2009 come COO e poi nominato CEO nel 2010. La discussione delle sue dimissioni è poi ritornata sul tavolo anche a febbraio con l'impegno di affrontarla definitivamente a giugno, come in effetti poi è stato.
Costolo vede bene Dorsey nella figura di "traghettatore", lui conosce bene l'azienda e ovviamente il team" anche se lo stesso Dorsey, fondatore e CEO di Square, l'azienda in forte ascesa che consenti pagamenti dallo smartphone, ha fatto sapere immediatamente dopo la sua nuova nomina che durante la sua guida "non cambierà nulla di quanto già fatto da Costolo. Quindi, come era prevedibile, il compito spetterà al nuovo CEO. Ma tra gli investitori c'è già qualcuno che non gradisce la guida di Dorsey ed uno dei principali investitori che si è espresso in questi giorni in questo senso. Si tratta del principe saudita Alwaleed bin Talal che in un'intervista al Financial Times che non vorrebbe Jack Dorsey come CEO permanente, una delle ipotesi sul tavolo del board, in quanto sostiene il principe che il nuovo CEO dovrà avere una grande esperienza di marketing e avere come priorità l'acquisizione di nuovi utenti.
Sul suo futuro Costolo riferisce che resterà ancora a lungo all'interno del board anche se ancora non sa in quale ruolo. Di certo, ha escluso un suo ritorno alla commedia, Costolo ha infatti un passato da attore comico.
Vedremo allora quali mosse verranno fatte e soprattutto quale sarà il nome che verrà fuori dalla decisione del board, un passaggio importante che non può essere sprecato.