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Disney spegne le luci della LucasArts. Annullati tutti i futuri progetti dell’azienda

La crisi miete l’ennesima azienda famosa. La LucasArt ha chiuso i battenti portando via con sé i progetti per Star Wars First Assault e Star Wars 1313.
A cura di Bruno Mucciarelli
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La Walt Disney Company, la più grande azienda del mondo nel campo dei media e dello spettacolo, leader assoluta del mercato dell'intrattenimento per l'infanzia, ha deciso di porre fine alla LucasArts, la casa editrice di videogiochi famosa per la saga di Guerre stellari. Una decisione che arriva come un fulmine a ciel sereno e sembra porsi come l'ennesima vittima del difficile periodo che tutta l'umanità sta vivendo. Addio ai futuri progetti, proprio su Star Wars, che erano stati inizializzati da qualche tempo dall'intero team.

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La LucasArts  fu fondata nel maggio 1982 come gruppo di sviluppo della Lucasfilm Ltd., la casa cinematografica di George Lucas. Lucas voleva che la sua compagnia si lanciasse in altre aree dell'intrattenimento, così iniziò a cooperare con l'Atari per produrre videogiochi. Nel 1990, in una riorganizzazione delle compagnie Lucas, la divisione videogiochi della Lucasfilm divenne parte della neonata LucasArts Entertainment Company, assieme alla Industrial Light & Magic e alla Skywalker Sound. Più tardi ILM e Skywalker Sound furono consolidate nella Lucas Digital Ltd. e LucasArts divenne il nome ufficiale della divisione videogiochi.

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Secondo le fonti Kotaku, circa 150 persone sono state licenziate, e tutti e due i progetti in corso, Star Wars: First Assault e Star Wars 1313,  sono stati cancellati. Disney continuerà ad usare il nome LucasArts per la licenza dei propri giochi, ma lo studio non sarà più attivo. Pubblicamente, l'azienda di Walt Disney ha dichiarato come tutti gli attuali giochi potranno essere concessi in licenza ad un editore diverso o magari ad uno sviluppatore, ma secondo la fonte, tutto questo risulta essere quanto mai improbabile.

Già durante il mese di settembre, i timori per una fine della LucasArts erano nell'aria in modo sempre più forte. Tutti gli annunci di assunzioni e di futuri progetti di nuovi prodotti erano stati letteralmente dismessi, e molti addetti ai lavori avevano iniziato a pensare al peggio. Nel mese di febbraio, le voci di una possibile chiusura erano risultate sempre più importanti nei corridoi dell'azienda fino ad oggi quando la leader Disney ha ufficialmente dichiarato la chiusura degli Studios. Con essa dunque si chiude non solo un'azienda sviluppatrice di videogiochi, ma si chiude un'era che aveva visto una piccola software house dare vita per oltre trentanni a nuove frontiere nel campo video ludico con il brand di Star Wars e Indiana Jones, ma anche con novità di incredibile successo come Monkey Islands.

La fine della LucasArts per i media non era stata ancora messa in discussione. L'ormai sempre più imminente uscita di Star Wars 1313, prevista per la fine dell'anno, e il più lontano Star Wars: First Assault facevano pensare che per qualche tempo l'azienda avrebbe potuto vivere tranquillamente. Invece il colosso dei cartoni animati ha voluto porre fine alla LucasArts senza se e senza ma, come se le forze oscure abbiano avuto la meglio nei confronti degli Jedi che hanno visto cadere una delle loro roccaforti ed impotenti, di fronte alla forza del denaro, non hanno potuto nulla.

Addio LucasArts. Addio Star Wars.

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