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Dopo 163 anni, il telegramma va in pensione in India

A distanza di oltre un secolo e mezzo dal suo debutto, l’ India manda ufficialmente in pensione il telegramma favorendo la diffusione di mezzi di comunicazione più moderni.
A cura di Daniele Cretella
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Il telegramma indiano va ufficialmente in pensione. A distanza di 163 anni dall' entrata in vigore di uno dei mezzi di comunicazione più importanti del XIX e XX secolo, in India è stato consegnato l' ultimo telegramma.

A partire dalla giornata di oggi (15 Luglio 2013), infatti, non sarà più possibile inviare messaggi di testo attraverso quello che per lungo tempo ha rappresentato l' unico strumento di comunicazione sul territorio indiano, soprattutto durante le più aspri conflitti tra inglesi e rivoluzionari. Il telegramma fu utilizzato per la prima volta in India in via sperimentale nel 1850 per inviare messaggi tra Koklata e Diamond Harbour, mentre l' accesso al servizio da parte degli utenti indiani è stato esteso soltanto nel 1854.

Dalla dalla seconda metà del ‘900 e con la diffusione del telefono, però, il telegramma ha perso gran parte del suo fascino, lasciando il posto a nuove tecnologie come SMS ed email che nel giro di pochi decenni ne hanno reso quasi completamente inutile l' esistenza. Tra i più nostalgici ricordano la consegna di un telegramma con grande trepidazione: era attraverso quel sistema che venivano comunicate le buone e le cattive notizie tra a mici e parenti che si trovavano a migliaia di Km di distanza tra loro.

Se, dunque, in India l' era del telegramma è ufficialmente volta al termine, in Italia la situazione appare ancora decisamente diversa. Ancora oggi, infatti, il telegramma viene utilizzato come strumento ideale per comunicare eventi particolarmente importanti o inviare le condoglianze alle famiglie di amici e conoscenti con ben 12.5 milioni di messaggi consegnati ogni anno attraverso questo sistema. Insomma, a quanto pare il telegramma può dormire sonni tranquilli in Italia.

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